Balzerani, bufera sul post della prof Di Cesare: «La tua rivoluzione è la mia». Rettrice della Sapienza: «Sconcertata»

L’ex «primula rossa» delle Br partecipò, tra l’altro, al rapimento di Aldo Moro oltre che a diversi omicidi, ma mai si pentì delle azioni sue e dei suoi compagni

Bufera social su Donatella Di Cesare, il su post per Barbara Balzerani
di Monica De Chiari
4 Minuti di Lettura
Martedì 5 Marzo 2024, 15:48 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 01:01

Un tweet di elogio ad un passato rivoluzionario firmato Brigate Rosse ed è bufera social sulla professoressa Donatella di Cesare. «La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malincuore un addio alla compagna Luna», sono state le parole scritte dalla docente ieri, un omaggio alla nota brigatista Barbara Balzerani, morta il 4 marzo all’età di 75 anni. Immediata è stata la risposta della rettrice dell'Università della Sapienza, dove la Di Cesare è docente ordinaria, Antonella Polimeni che si è detta scioccata.

La storia

L’ex «primula rossa» delle Br che partecipò, tra l’altro, al rapimento di Aldo Moro oltre che a diversi omicidi, ma mai si pentì delle azioni sue e dei suoi compagni. Donatella Di Cesare è una figura nota e non solo in ambito accademico. Oltre che professoressa è anche scrittrice e saggista. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee ed americane, i suoi libri sono tradotti in 8 lingue. E' anche editorialista per molti quotidiani e opinionista, nonché assidua frequentatrice di trasmissioni televisive di carattere politico.  
La filosofa di fatto evoca nel tweet una “romantica” vicinanza alle idee che spinsero Balzerani a imbracciare le armi, nonostante le «vie diverse» poi prese.

La Di Cesare decide di cancellare poco dopo il post, ma ormai il danno è fatto. 

Le reazioni

Del presunto tweet restano solo due screenshot che stanno creando un caso, sui social e non solo. Tra le prime a condividerlo, la deputata del Pd Alessia Morani: «Per carità, ho finito le parole», il commento caustico. Non si fa attendere Fratelli d’Italia, con il coordinatore del partito Giovanni Donzelli che si chiede se siano davvero questo le «idee che non si cancellano» dagli insegnamenti della professoressa Di Cesare alla Sapienza, dove è docente ordinaria di Filosofia Teoretica. «Sia chiaro, non è da oggi che gli intellettuali (o presunti tali) del nostro Paese strizzano gli occhi a chi sognava, in Italia, una struttura di Stato e di governo a metà tra la Cina di Mao e l’Unione Sovietica di Stalin. Un connubio odioso, diventato, per altro, nel corso degli anni persino grottesco», ha continuato Donzelli. E ancora Tommasi Foti capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: «È necessaria una profonda riflessione sulla pericolosità di dare risonanza, nelle università e nelle televisioni, a nostalgici di un tempo oscuro, in cui si affermavano le idee malsane e rivoluzionarie a colpi di mitra, con le bombe e coi sequestri di persona finiti in tragedia. Tutta la politica, oltre ai vertici de La Sapienza, prenda le dovute distanze dai nostalgici dell’odio e del terrorismo».

La rettrice della Sapienza 


Arrivato dunque, per fugare ogni dubbio, il commento chiarificatore della rettrice della Sapienza Antonella Polimeni che ha espresso «sconcerto» per quanto dichiarato sui social media dalla professoressa Donatella Di Cesare in merito alla scomparsa di Barbara Balzerani. A nome di tutta la Comunità accademica, Polimeni ricorda «l'altissimo tributo di sangue pagato dall'Università Sapienza nella stagione del terrorismo, conferma la ferma condanna di ogni forma di violenza e prende le distanze da qualsiasi dichiarazione di condivisione o vicinanza a idee, fatti e persone che non rispettano o hanno rispettato le leggi della Repubblica e i principi democratici espressi dalla Costituzione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA