Autonomie, governatori leghisti preoccupati

Autonomie, governatori leghisti preoccupati
di Mario Ajello
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Mercoledì 16 Gennaio 2019, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 15:44
Ajello su lotta M5s Lega su autonomie Trema il Nord. Si preoccupano i governatori leghisti del settentrione. Perché mai? Perché la svolta dell'autonomismo, che dovrebbe essere arrivata al dunque, star seriamente rischiando di essere vanificata. I ministri grillini si stanno mettendo di traverso, i cinque stelle temono che fare al Nord le autonomie regionali possa pregiudicare le sorti elettorali di M5S, partito a prevalenza meridionale, nel voto europeo di maggio. E così Giulia Grillo, ministro della Sanità, Barbara Lezzi, ministro per il Mezzogiorno, più Costa all'Ambiente - tutti grillini - stanno facendo catenaccio sulla devoluzione dei poteri nei loro settori dallo Stato alle regioni. Salvini punta i piedi: "Le autonomie si faranno".

Zaia e Fontana, super governatori di Veneto e Lombardia, minacciano: "Senza le autonomie cade il governo".
Ieri scadeva il tempo per trovare nel governo la quadra definitiva per la svolta autonomista,ma nessuna quadra si è delineata. Anzi, dubbi e resistenze grillini. "Non mi pace che si vogliamo creare fatture Nord-Sud - dice la ministra per le autonomie, Erika Stefani, ovviamente leghista - perché il riassetto dei poteri va a vantaggio di tutti". Sarà, ma i pentastellati fanno gioco d'interdizione. E il contrasto è destinato a farsi sempre più aspro nelle prossime settimane.
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