L'ex olimpionico di nuoto francese, Yannick Agnel, sotto inchiesta da sabato per stupro e violenze su una minorenne, «ha confessato i fatti contestati». Lo ha annunciato la procuratrice della Repubblica di Mulhouse, nell'est della Francia, Edwige Roux-Morizot.
Agnel ha detto di non aver avuto «la sensazione che ci fosse costrizione», secondo la procuratrice, ma «se i fatti si configurano come stupro o violenza sessuale, è perché esiste un'importante differenza di età fra la vittima, figlia di una persona a lui vicina e che all'epoca - nel 2016 - aveva 13 anni, e il nuotatore, che ne aveva 24.