Alla fine di un summit bilaterale Usa-Gran Bretagna sulle armi nucleari, il presidente americano John Kennedy si rilassò insieme al primo ministro britannico Harold Macmillan, di cui era diventato amico, e gli confidò: «Come funziona per te, Harold? Per me, se non faccio sesso spesso mi viene mal di testa». L'iperattività amatoria del bel presidente era effettivamente cosa risaputa nei circoli politici più ristretti, mentre il mondo e la gente comune credevano che fosse il marito e padre devoto che le foto ufficiali volevano rappresentare.
Eppure lui non si nascondeva granché, anzi proprio in questi giorni vengono a galla nuove lettere private, scritte alla nobildonna svedese che fu sua amante negli anni Cinquanta e per la quale aveva invano chiesto al padre il permesso di divorziare da Jackie.
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LA COPPIA
Le lettere verranno messe all'asta a Boston la settimana prossima, e si calcola che frutteranno 30 mila dollari, nonostante siano poche, appena una lettera nella sua interezza e parte di altre due. Ma vanno a completare le altre 11 messe all'asta anni fa dopo la morte della donna, Gunilla von Post, nel 2011.
Rimasero comunque in contatto e lui le scriveva quanto quell'incontro fosse una «memoria luminosa» e quanto fosse «ansioso di rivederla». Ma passeranno due anni prima che si rivedano, quando John riuscirà a fare un viaggio in Svezia, dove lei lo «rubò per una intera settimana», portandolo in un castello di famiglia. Lì si consumò il loro rapporto, il primo per lei, che ne scrisse come di una esperienza di «grande dolcezza e tenerezza». Kennedy le chiese allora di «rinunciare a tutto e trasferirsi a New York». Lei però pose una condizione: sarebbe andata, ma solo come futura moglie. A questo punto, siamo nel 1956, John avrebbe chiesto al padre di divorziare da Jackie, ma il padre gli negò il suo consenso e gli spiegò che un divorzio avrebbe rovinato le sue speranze di diventare presidente.
IL FIDANZATO
Kennedy tentò comunque di attirare Gunilla, e anche quando questa gli scrisse di essersi fidanzata con un ricco proprietario terriero, lui cercò di convincerla ad andare negli Usa, e liquidò acidamente il fidanzato come un «contadino». Ma la loro storia era finita. Jackie era incinta, e la presidenza diventava un sogno sempre più possibile. Kennedy e Gunilla si rivedranno per caso durante un ricevimento, nel 1958, oramai quasi degli estranei. Lei si era sposata, e aveva due figlie. Rimarrà presto vedova e si risposerà, con un alto manager della Ibm, e verrà negli Usa, da sposata, ma a un altro uomo. Lui continuerà a stare al fianco di Jackie, mentre continuerà a tradirla con una lunga lista di altre donne di rara bellezza. Marilyn Monroe cederà al suo fascino, come Anita Ekberg e Marlene Dietrich.
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IL MISTERO
Fra le sue conquiste, si conterà anche la 19enne stagista Mimi Alford, e l'ultima in ordine di tempo, Mary Pinchot Meyer, un'artista sposata a un agente della Cia. Mary era la compagna di sesso e spinelli di Kennedy ogni volta che Jackie era lontana da casa. Mistero mai risolto: un anno dopo l'assassinio di Kennedy, nel novembre del 1963, anche Mary venne uccisa, e non si è mai trovato il suo killer.