Alessia Fabiani, l'ex marito accusato di maltrattamenti: «Ma era lei quella violenta». E in aula parla di tradimenti

L'imprenditore Fabrizio Cherubini in lacrime in aula ha riferito di presunti tradimenti mentre era spostato con l'ex letterina

Alessia Fabiani, l'ex marito accusato di maltrattamenti: «Ma era lei quella violenta». E in aula parla di tradimenti
di Gi. Pi. Ca.
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Venerdì 10 Novembre 2023, 06:51 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 08:13

«Scusate se piango ma sono otto anni che aspetto di parlare in tribunale». Non trattiene le lacrime durante la deposizione in aula l'imprenditore Fabrizio Cherubini, a processo per maltrattamenti ai danni della sua ex moglie, la showgirl Alessia Fabiani.

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Una relazione quella tra Cherubini e l'ex letterina durata sette anni - dal 2008 al 2016 scandita da continui litigi e pesanti incomprensioni. L'imputato racconta al giudice tutti i retroscena di un rapporto burrascoso: «Avevo assunto due collaboratrici domestiche per badare ai nostri bambini che all'epoca avevano tre anni. Lei non c'era mai. Rientrava a casa nel cuore della notte e io non sapevo nemmeno dove fosse stata».

 

La situazione degenera nel 2016, quando i due coniugi sono ormai ai ferri corti: convivono ancora nella stessa casa ma dormono in camere separate. «Avevo il sospetto che avesse una relazione extraconiugale, poi ho scoperto che mi stava tradendo con il suo maestro di tennis del circolo Due Ponti Sporting Club di Roma dove andava a fare lezioni al pomeriggio». Un fulmine a ciel non tanto sereno dato che l'imputato, per sua stessa ammissione, aveva già il forte sospetto che la Fabiani avesse altre relazioni e inizia a descrivere la donna come una madre totalmente assente, rea di aver sempre avuto atteggiamenti irresponsabili e aggressivi.

IL RACCONTO

«A volte rientrava alle 3 di notte con abiti succinti, completamente ubriaca e probabilmente sotto effetto di sostanze stupefacenti», prosegue Cherubini. Ma l'episodio chiave, ricostruito in aula, sarebbe avvenuto la sera del 6 aprile 2016, quando la Fabiani torna a casa a notte fonda e si giustifica dicendo di non averlo potuto avvisare a causa del cellulare scarico: «Lei è andata in bagno e io ho visto che il suo telefono aveva la batteria al 100%», spiega al giudice l'imputato. Da qui sarebbe nata una violenta colluttazione nel corso della quale, secondo la denuncia della Fabiani, la donna sarebbe stata presa a schiaffi e pugni con i figli che stavano dormendo nella camera accanto. Lesioni che le avrebbero lasciato segni su tutto il corpo e che l'avrebbero costretta a truccarsi per non mostrare i lividi a una premiazione alla quale aveva partecipato solo due giorni dopo la lite. «Non è vero nulla, sono io che mi sono dovuto difendere, lei mi ha colpito al volto e ai testicoli con un calcio», si difende Cherubini, che nel frattempo ha presentato una denuncia per falsa testimonianza nei confronti della Fabiani.
 

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