Il compositore di Sermoneta firma il docufilm su Raffaello

Il compositore di Sermoneta firma il docufilm su Raffaello
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Giovedì 4 Febbraio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 09:41

LA STORIA
Con teatri e cinema chiusi causa coronavirus, anche l'industria dello spettacolo sta vivendo un momento delicato. La pandemia ha fermato musicisti, attori, sceneggiatori, senografi. Chi è riuscito a lavorare in questo 2020 segnato dal virus, è ancora in attesa che il proprio prodotto venga visto dal grande pubblico. È il caso di Francesco Ruggiero, 45 anni di Sermoneta, che ha firmato insieme ad Augusto Palombo, di Norma, la colonna sonora del docufilm Raffaello. Il giovane prodigio, con la voce narrante di Valeria Golino e la regia del regista latinense Massimo Ferrari: era atteso nelle sale italiane il 14 dicembre, ma la proiezione è stata rinviata a data da destinarsi. «È stato un anno difficile racconta Francesco, dal 2008 insegnante di chitarra alle scuole medie, prima a Latina e ora a Sermoneta e la pandemia ha rovinato quello che sarebbe dovuto essere l'anno raffaelliano, per i 500 anni dalla morte del pittore». Ruggiero fa parte dell'associazione compositori musica per film insieme a colleghi del calibro del premio Oscar Nicola Piovani: durante il lockdown di marzo ha musicato Il cinema non si ferma, nel quale molti attori nostrani hanno recitato per beneficenza riprendendosi col cellulare e mandando i video al regista Marco Serafini per il montaggio. Il film è ora sulle piattaforme digitali. «Una colonna sonora si crea leggendo la sceneggiatura, oppure visionando le immagini pre-montate: deve essere discreta, dare emozione alle immagini ma senza invadere i dialoghi», spiega il professor Ruggiero, che dal 2002 lavora per il cinema e la tv. Ha scritto i temi musicali di Io e lei, sei puntate per Sky Arte dedicate alle donne, Dove vanno le nuvole di Massimo Ferrari, o La terra e il vento di Sebastian Maulucci, solo per citarne alcuni. «A chi vuole intraprendere questa carriera, consiglio di studiare il cinema e il linguaggio cinematografico dei grandi registi quali De Sica, Scola, Pasolini conclude Francesco Ruggiero oggi si prediligono i suoni elettronici, una volta quelli d'orchestra ma bisogna essere preparati su ogni genere».
Stefano Cortelletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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