Farmaci all'estero, scoperta la banda

Farmaci all'estero, scoperta la banda
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Giovedì 25 Marzo 2021, 05:08
L'OPERAZIONE
Un giro illecito di farmaci destinati alla Gran Bretagna è stato bloccato dai carabinieri del Nas di Latina: una montagna di medicine per la cura dell'epilessia e del morbo di Parkinson veniva prelevata dall'Italia truffando il sistema sanitario nazionale per essere rivenduta sul mercato (lecito) del Regno Unito. In sei mesi, a cavallo tra il 2018 e il 2019, una banda composta da 18 persone tutte originarie e residenti in Campania secondo i riscontri del Nas avrebbe agito in danno del servizio sanitario per un milione di euro, cambiando circa 10.000 ricette in 754 farmacie che cosa forse ancor più grave a causa di questo prelevamento continuo, rimanevano spesso senza scorte. I luoghi in cui la banda colpiva più di frequente erano il Lazio (528 farmacie di cui 118 nella provincia di Latina, 49 Frosinone e le altre in provincia di Roma), la Toscana (20%) e in misura minore della Lombardia.
LA SEGNALAZIONE
Ad accorgersi per primo che qualcosa non andava, è stato proprio un farmacista di Latina: l'uomo, lavorando in due attività collegate, nel giro di due giorni si è trovato davanti ricette identiche ed ha avvisato la Asl, che a sua volta ha allertato i Nas dando il via alle indagini. I reati contestati sono, a vario titolo: associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di farmaci di provenienza illecita, falso, furto, ricettazione e truffa. Cinque le ordinanze di custodia cautelare in carcere, 5 ai domiciliari e 8 gli obblighi di firma. A coordinare l'inchiesta denominata Farmaco viaggiante il procuratore aggiunto di Latina Carlo Lasperanza e la sostituta Daria Monsurrò, in collaborazione con l'ambasciata inglese e la National Crime Agency. Per mesi i Nas, diretti dal capitano Felice Egidio, hanno intercettato circa 40 utenze italiane ed estere, esaminato oltre un milione tra telefonate e messaggi e migliaia di ricette: una mole di informazioni che ha portato il gip Pier Paolo Bortone a redigere un'ordinanza di ben 1.368 pagine. Quella scoperta dai militari era un'organizzazione complessa e piramidale, dove ciascuno ricopriva incarichi precisi.
IL FUNZIONAMENTO
La mente del gruppo era il dottore, un 54enne di Napoli residente vicino Londra che aveva il contatto diretto con i grossisti inglesi e che otteneva il 65% del guadagno complessivo; i suoi due collaboratori i luogotenenti stabilivano i compensi di tutti e coordinavano il prelevamento dei farmaci e i furti; c'era il falsario, soprannominato Dante Alighieri, che compilava tutte le ricette (molte identiche tra loro); e poi un 31enne che stoccava, catalogava la merce e la spediva. Infine le coppie del prelevamento, che chiamavano le farmacie per andare a colpo sicuro. Tra queste non sapevano che c'era anche quella proprio sotto il comando del Nas di Latina. I componenti del gruppo viaggiavano su mezzi noleggiati per non farsi scoprire.
Stefania Belmonte
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