Ebola, Obama lancia l'allarme globale «La diffusione ormai è fuori controllo»

Ebola, Obama lancia l'allarme globale «La diffusione ormai è fuori controllo»
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Mercoledì 17 Settembre 2014, 06:06
IL PIANO
La diffusione dell'Ebola è ormai «fuori controllo». Le persone ormai muoiono in mezzo alla strada e l'epidemia è ormai «una minaccia potenziale alla sicurezza globale». Lo ha detto Barack Obama, parlando ad Atlanta dove ha visitato il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie. Il presidente ha precisato che le probabilità di un'epidemia di Ebola negli Usa sono molte basse, ma questo non toglie - ha detto - che «il mondo ha la responsabilità di agire». Poi un messaggio di ottimismo: «Quello che ci dà speranza è che il mondo sa come combattere questo virus. Non è un mistero. Conosciamo la scienza».
I SOPRAVVISSUTI

In precedenza a Washington, alla Casa Bianca, Obama aveva ricevuto il dottor Kent Brantly, uno dei due americani sopravvissuti al virus. Brantly era nella capitale per testimoniare di fronte al Congresso sull'epidemia. Il medico, che era in compagnia della moglie, ha contratto il virus mentre curava pazienti in un ospedale della Monrovia, in Liberia, uno dei Paesi più colpiti dal contagio. Trasferito ad Atlanta, nel Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, l'uomo è guarito dopo un paio di settimane. Nella stessa struttura è stata curata ed è guarita anche l'operatrice Usa, Nancy Writebol, mentre altri due americani, che hanno contratto il virus in Africa Occidentale, sono tuttora ricoverati.
Il presidente statunitense ieri ha annunciato un piano speciale per combattere ed estirpare la malattia dai paesi africani in cui si è diffusa. Gli Stati Uniti invieranno 3 mila militari, che saranno incaricati della costruzione di cliniche e della formazione di centinaia di operatori sanitari. Ingegneri militari americani - hanno riferito alti funzionari dell'amministrazione - si coordineranno con i governi locali per costruire 17 cliniche con 100 posti letto ciascuna per la cura dei pazienti che hanno contratto la malattia. Gli Stati Uniti, inoltre, formeranno fino a 500 operatori sanitari alla settimana per almeno sei mesi e, oltre a fornire disinfettanti e farmaci, distribuiranno migliaia di kit sanitari.
L'ONU

Grande attivismo sull'emergenza Ebola anche da parte delle Nazioni unite. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha riferito di avere avuto contatti telefonici in questi giorni con molti governi. «Ho parlato con il presidente Obama, David Cameron, Francois Hollande, Matteo Renzi e i leader della regione». Secondo l'Onu, per sostenere la lotta al virus bisognerebbe stanziare un finanziamento mondiale da un miliardo di dollari.
R. Es.
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