Caro energia e bollette pazze. Cartiera Burgo di Mignagola, produzione sospesa: in Cig 40 dipendenti

Caro energia e bollette pazze. Cartiera Burgo, produzione sospesa: in Cig 40 dipendenti
di Mauro Favaro
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Venerdì 9 Settembre 2022, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 16:52

CARBONERA - Il caro energia spegne la linea di produzione della cartiera Mosaico di Mignagola. La macchina continua resterà ferma per almeno dieci giorni: dal 16 al 26 settembre. E per i 40 lavoratori impegnati nel settore produttivo scatterà la cassa integrazione. La decisione è stata confermata nel corso dell'incontro di ieri tra i rappresentanti dell'azienda del gruppo Burgo e quelli dei sindacati. Sulla motivazione non ci sono dubbi: lo stop è dovuto all'impennata dei costi energetici. A Mignagola si è arrivati a spendere qualcosa come 100mila euro al giorno. Per la società il gioco oggi non vale la candela.


LA SOSPENSIONE
Da qui la decisione di sospendere temporaneamente l'attività.

Il punto è che si rischia un effetto domino. Lo stabilimento di via Duca d'Aosta, che conta in tutto 200 lavoratori, sforna in particolare carta per imballaggi e alimenti. Può arrivare a 62mila tonnellate all'anno. La macchina principale è in grado di viaggiare fino a 750 metri di carta al minuto. Ma è spinta da una centrale termica e da un motore endotermico. E il costo del gas è andato alle stelle. Oltre al settore della produzione, nello stabilimento c'è l'area dedicata al trattamento della carta. Questa ultima continuerà a funzionare. Se la macchina continua non verrà rimessa in moto a breve, però, alla lunga potrebbe mancare anche la carta da trattare, allargando le difficoltà. «Questo è uno degli interrogativi più grandi sottolinea Vittorio Perra, coordinatore territoriale della Slc-Cgil lo stop temporaneo non risolve i problemi. Al momento, però, è difficile definire altre eventuali ricadute». La speranza è che ci possa essere un intervento da parte del governo, o meglio ancora a livello europeo, per mettere un tetto al prezzo del gas, facendo calare le attuali maxi bollette. Solo così il quadro economico potrebbe tornare a essere sostenibile. «Purtroppo ci aspettavamo decisioni del genere. Ha iniziato la Pro-Gest, che non ha ancora riattivato gli impianti dopo le ferie. E di seguito gli altri dice Perra paradossalmente non ci sono problemi di ordinativi. La domanda di carta non manca. Ma la situazione riguardante i costi per l'energia è davvero drammatica». Adesso si guarda con apprensione anche alla cartiera di Villorba, sempre del gruppo Burgo, dove possono essere prodotte fino a 204mila tonnellate di carta all'anno grazie a macchine in grado di sfornare fino a 1.400 metri al minuto. Al momento, comunque, qui non sono state annunciate riduzioni.


QUADRO COMPLESSO
Di certo il quadro generale è complesso. Nel settore della carta il costo dell'energia incide per il 30%. E in poco più di un anno il prezzo del gas, pur al netto dei picchi estremi, è aumentando praticamente di sette volte, passando da 30 euro al megawattora agli oltre 200 euro al megawattora registrati la settimana scorsa. Alla fine di agosto la Slc-Cgil aveva messo in guardia sul rischio di fermi produttivi. Nicola Atalmi, segretario generale Slc-Cgil del Veneto aveva evidenziato: «Le fabbriche del settore della carta, stampa grafica e degli imballaggi, particolarmente energivori, rischiano di doversi fermare perché i costi dell'energia arriveranno a portare in perdita la produzione». E' ciò che sta accadendo.

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