Guerra, gli Stati Uniti spostano aerei nella loro base in Grecia per piano evacuazione da Israele e Libano

La Souda Naval Base e il suo aeroporto, situati a Creta, è una delle basi americane più importanti nel Mediterraneo orientale

Guerra, gli Stati Uniti spostano aerei nella loro base in Grecia per piano evacuazione da Israele e Libano
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Giovedì 26 Ottobre 2023, 17:23 - Ultimo aggiornamento: 19:56

Pronti a tutto, anche a evacuare dal Medioriente gli americani. Gli Stati Uniti stanno trasferendo da basi militari in tutta l'Europa, compresa l'Italia, aerei da trasporto nella base di Souda Bay, a Creta, nell'ambito dei piani di emergenza che stanno approntando nel caso di renda necessaria, di fronte ad un allargamento del conflitto di Gaza, l'evacuazione di americani da Israele e Libano.

Gli Usa spostano aerei nella loro base a Creta: pronto piano evacuazione americani da Israele e Libano

È il sito di Ekathimerini a dare la notizia dell'arrivo a Creta negli ultimi giorni di C130, C-17, Kc-135, per il rifornimento in volo, e P-8 Poseidon, ricordando che il Washington Post ha rivelato che l'amministrazione sta lavorando al piano per l'evacuazione dei 600mila americani che vivono in Israele e degli 86mila in Libano.

La Souda Naval Base e il suo aeroporto, situati a pochi chilometri da Chiana, è una delle basi americane più importanti nel Mediterraneo orientale.

La Grecia e gli Stati Uniti hanno negli ultimi anni rafforzato la cooperazione militare, e il governo greco nei giorni scorsi ha annunciato che gli Stati Uniti possono usare l'aeroporto militare di Elefesina. a ovest di Atene, per i proprio aerei di trasporto. 

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Il portavoce del consiglio di Sicurezza della Casa Bianca, John Kirby, ha negato che siano in corso «sforzi attivi» per evacuare americani dalla regione.

La presenza di diverse petroliere della Marina statunitense nel Mediterraneo orientale, nonché lo stazionamento di aerocisterne alla base aerea di Creta - scrive Ekathimerini - indica la pianificazione di operazioni aeree prolungate e combinate in previsione dell'arrivo della seconda portaerei statunitense nella regione, e i cacciatorpediniere, incrociatori e sottomarini della Task Force. 

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