Medici costretti a operare al buio, con l'aiuto delle torce, ospedali sotto pressione perché i generatori alternativi, quando c'è un blackout causato dai bombardamenti ordinati da Putin in tutta l'Ucraina, rischiano di non reggere. Con l'intensificarsi degli attacchi, che l'altro giorno nella sola Kiev hanno causato dieci vittime (tra cui due bambini), e ieri a Kherson quattro morti, il governo ha suggerito ai cittadini che ne hanno la possibilità di trasferirsi, temporaneamente, all'estero, tanto che i paesi del gruppo Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia) avvertono: rischiamo una nuova emergenza profughi.
BISTURI
Restano al buio le sale operatorie. C'è una immagine drammatica a Kiev: un ospedale che si ritrova senza corrente perché il generatore autonomo, dopo il blackout, non è ripartito. Si tratta del Kyiv Heart Institute dove si stava eseguendo un intervento al cuore. Hanno dovuto accendere delle torce a batteria. «Ce la caviamo, ma ogni ora diventa sempre più difficile. Continuiamo a fare solo operazioni di emergenza. Trascorreremo la notte in clinica, dobbiamo controllare la situazione» si legge sul profilo Facebook dell'istituto.
Putin e la ritirata russa da Kherson che può costargli la vita. «Da quel giorno vive nella paura»
In Ucraina resistenza significa non arrendersi al gelo, al riscaldamento spento, ai rubinetti a secco che ti costringono ad andare alle fontane.
CRIMINI
Ma la voglia di reagire degli ucraini la vedi anche nello spirito di adattamento di chi va con il phon al supermercato ad asciugarsi i capelli o di chi cucina salsicce, imbevute nel cognac, semplicemente con il fuoco. A volte nei rifugi antiaerei si riuniscono molte persone, in locali angusti, proprio per vincere il freddo. Zelensky, parlando al Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha spiegato: «Ci sono milioni di persone al gelo. Gli attacchi alle infrastrutture energetiche dei russi sono un crimine contro l'umanità».