Pochi minuti prima di compiere la strage nella scuola elementare, il 18enne Salvador Ramos ha chiamato la ragazza e le ha detto che l'amava. Lo ha raccontato la quindicenne alla Cnn. La telefonata è avvenuta alle 17. Venti minuti dopo, il giovane le ha scritto che aveva sparato a sua nonna nella testa e pochi secondi dopo che stava andando a sparare in una scuola elementare. La ragazza, ha detto che parlava tutti i giorni con il killer su FaceTime e tramite un'app chiamata Yubo e di aver giocato con lui su un'altra applicazione che si chiama Plato. Nelle loro conversazioni, ha raccontato ancora, «sembrava felice e a suo agio». A un certo punto le ha detto che sarebbe andato a trovarla «presto» a Francoforte. Altri messaggi l'avevano, tuttavia, turbata. Quando le aveva detto delle munizioni, ad esempio, che si «espandevano a contatto con le persone». Lei gli ha chiesto cosa avesse in mente di fare e lui le ha risposto: «Aspetta, è una sorpresa». In un altro di questi messaggi inquietanti il killer le ha scritto che «aveva lanciato gatti morti contro delle case».
Salvador Ramos, la chat con una ragazza prima della strage dei bimbi: «Ho un piccolo segreto»
Un poliziotto lo fermò prima della strage
Con il passare delle ore aumentano i quesiti sulla dinamica della strage di Salvador Ramos alla scuola elementare di Uvalda in Texas.