Il presidente russo Vladimir Putin, 68 anni, sarebbe gravemente malato di cancro: un tumore del sangue, forse una leucemia. Quello cinese Xi Jinping, stessa età, si starebbe curando per un aneurisma cerebrale con la medicina tradizionale, e avrebbe rifiutato un intervento chirurgico. Entrambi mostrano nelle occasioni pubbliche i sintomi dei loro malanni, e lo stato di salute precario, unito alle difficoltà economiche dei loro paesi, potrebbero favorire nelle prossime settimane un colpo di stato.
LE VOCI
Quando non si sa più come liberarsi di un autocrate si alimentano sempre voci sulle sue condizioni di salute: in mancanza di altre soluzioni, agli oppositori non resta spesso altro che confidare nella complicità del destino.
LE IMMAGINI
È impossibile trovare conferma di queste voci, che sembrano però in parte avallate dall'analisi delle più recenti immagini di Putin: il tremore del piede, i continui schiarimenti di voce e la mano destra aggrappata per 12 minuti al tavolo durante il colloquio con il ministro della Difesa Sergei Shoigu; il volto e il collo gonfi, le macchie scure sulle guance coperte dal fondotinta, la coperta posata sulle ginocchia alla parata della Vittoria, e soprattutto il lungo tavolo usato per tenere a distanza gli interlocutori. Dopo un trapianto di midollo, che viene effettuato per combattere la leucemia, i pazienti assumono immunosoppressori e sono particolarmente soggetti alle infezioni.
Capire quello che accade in Cina è ancora più complicato, ma anche Xi Jinping avrebbe seri problemi di salute: secondo l'agenzia indiana Asian News International, sarebbe stato colpito da un aneurisma alla fine del 2021. Ricoverato in ospedale, avrebbe rifiutato un intervento di craniotomia e chiesto di essere curato con la medicina tradizionale cinese. Sulla sua assenza ai Giochi invernali di Pechino si sono fatte molte ipotesi, ma quasi tutte legate al Covid. Già nel 2019, durante la visita in Italia e Francia, zoppicava vistosamente e aveva avuto bisogno di essere aiutato a sedersi. Tra le conseguenze dell'aneurisma cerebrale, la dilatazione di un'arteria del cervello che può a volte rompersi, ci sono dolori alla schiena e alle gambe.
LA GUERRA AL COVID
A Pechino, anche al vertice del partito comunista c'è chi vorrebbe liberarsi di Xi, il quale è invece intenzionato a farsi confermare a vita. Come Putin, il leader cinese è impegnato in una guerra che rischia di perdere, quella contro il Covid, e la sua ostinata decisione di bloccare le città, inseguendo ancora l'obiettivo di zero contagi, ha già portato alla chiusura di 4,3 milioni di piccole imprese, a un insostenibile calo del prodotto interno lordo e al blocco del 98% dei voli in entrata e in uscita. Può darsi che non siano necessarie le malattie per togliere di mezzo i due più potenti despoti del mondo: i loro errori potrebbero bastare.
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