La notizia della morte del capo dei mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un incidente aereo ieri pomeriggio ha fatto il giro del mondo ed è stata confermata dai media russi. Tuttavia le autorità occidentali restano prudenti e su Telegram fioccano ipotesi e teorie che mettono in discussione la notizia e avanzano dubbi sulla morte del leader. Non sarebbe la prima volta: Prigozhin era già stato dato per morto una volta, nel 2019 in Africa, per poi "riapparire" sulla scena internazionale prima dell'invasione dell'Ucraina.
Prigozhin morto, cosa dicono le fonti ufficiali
Per l'Unione Europea la notizia della morte di Prigozhin è «difficile da verificare». «Ancora una volta, come tante altre volte in Russia, è molto difficile per noi verificare e quindi non spetta a noi commentare» ha dichiarato il portavoce per gli Affari Esteri della Commissione Europea Peter Stano in una conferenza stampa. E così anche il Presidente americano Joe Biden, a favore di telecamere ha ammesso di «Non sapere cosa sia successo a Prigozhin» pur avanzando l'ipotesi che «Difficilmente accade qualcosa in Russia senza che dietro ci sia Putin».
Evgenji Prigozhin, la parabola di un mercenario ribelle
Il giallo sulla dinamica dell'incidente: missile o bomba?
L'unica certezza è che l'aereo è scomparso dai radar alle 18.20 ora locale, ed è precipitato nella regione di Tver. I corpi di 10 persone carbonizzate sono stati estratti dalle macerie.
Non è chiara la dinamica dell'incidente. Sui canali Telegram vicini alla Wagner (Grey Zone) si legge che l'aereo è stato colpito da una controaerea. Secondo gli inquirenti russi, invece, a causare la caduta sarebbe stata invece una bomba nel vano del carrello di atterraggio posizionata con la complicità del pilota, Artem Stepanov. A tradire il capo della Wagner, per i russi, sarebbe stato dunque Stepanov, pilota personale di Prigozhin ed ex azionista della Mnt-Aero (la compagnia aerea proprietaria dell'aereo che si è schiantato ieri). Sempre secondo fonti russe, Stepanov sarebbe riuscito a fuggire prima dell'incidente e sarebbe ricercato dalla polizia.
Prigozhin è davvero morto?
Dal relitto sono stati recuperati 10 corpi, su cui verrà eseguito il test del dna. Tra questi secondo fonti russe ci sarebbe anche quello di Prigozhin, il comandante ribelle lo scorso 24 giugno aveva osato sfidare Putin marciando in direzione Mosca e per poi fermarsi prima dalla capitale e scappare in Bielorussia.
Dopo quell'episodio Prigozhin era stato definito "un morto che cammina" da molti analisti internazionali. E per l'Institute for the Study of War americano si tratta certamente di una vendetta del Cremlino, che non perdona chi tradisce lo zar, come testimonia la lunga lista di oppositori politici uccisi dal regime.
Il mistero del secondo aereo
Non manca però chi mette in discussione la morte del leader. Sui canali Telegram da ieri si è diffusa la notizia della presenza di un secondo aereo di proprietà della Wagner, registrato dai radar, che nelle stesse ore dell'incidente avrebbe sorvolato Mosca e sarebbe atterrato illeso. Il leader dei mercenari sarebbe dunque in salvo. Per le conferme però bisognerà attendere almeno l'esito dei test del Dna, che saranno gestiti dalle autorità russe.
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