Polonia, Destra ko dopo 8 anni: Donald Tusk è il nuovo premier, chi è. «Scacceremo l’oscurità e aggiusteremo il Paese»

Chi è il nuovo Presidente del Consiglio, eletto per la terza volta in 17 anni

Polonia, Donald Tusk è il nuovo premier: «Scacceremo l’oscurità e aggiusteremo il Paese»
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Lunedì 11 Dicembre 2023, 19:40 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 08:03

Donald Tusk è il nuovo Presidente del Consiglio della Polonia. Eletto dal Parlamento polacco con 248 voti a favore e 201 contrari, Tusk presenterà domani il suo programma. Dopo otto anni di governo di destra, un partito centrista andrà così al governo. Tusk diventa primo ministro quasi due mesi dopo le elezioni nazionali vinte da una coalizione che va dalla sinistra al partito conservatore moderato. I partiti si sono presentati con liste separate, ma hanno promesso di lavorare insieme sotto la guida del nuovo premier, già primo ministro del paese dal 2007 al 2014 e presidente del Consiglio europeo dal 2014 al 2019.

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Le parole

«Sistemeremo ogni cosa insieme. Da domani potremo rimediare agli errori affinché tutti, nessuno escluso, possano sentirsi a casa». Lo ha dichiarato Donald Tusk a seguito del voto del Parlamento polacco che ha approvato la sua nomina a primo ministro. «Voglio ringraziare le donne e gli uomini polacchi.

Grazie Polonia, questo è un giorno meraviglioso, non per me, ma per tutti coloro che in questi anni hanno creduto profondamente che le cose potessero andare meglio, che l'oscurità sarebbe stata scacciata, che il male sarebbe stato scacciato. Questo è quello che si è realizzato», ha aggiunto. 

 

Elon Tusk, chi è

Nato a Danzica il 22 aprile del 1957, Donald Franciszek Tusk è stato Presidente del Consiglio europeo dal 2014 al 2019. Prima di questo incarico, dal 2007 al 2014 è stato Primo ministro della Polonia, nonché presidente del partito Piattaforma Civica - di cui è cofondatore - dal 2003 al 2014. Nel 2011 ha ottenuto un secondo mandato come Primo ministro ed è diventato il primo premier polacco uscente a essere riconfermato nell'incarico dal 1989. Il 21 novembre 2019 è stato eletto presidente del Partito Popolare Europeo.

Il commenti 

«Il futuro dell'Ucraina e della Polonia poggia sull'unità, sull'assistenza reciproca e sul partenariato strategico per sconfiggere il nostro nemico comune. Quando restiamo uniti, la libertà di entrambe le nostre nazioni è imbattibile». Lo ha dichiarato sul social X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky congratulandosi con Donald Tusk per la sua elezione a primo ministro della Polonia da parte del Sejm. «Apprezziamo il sostegno della Polonia. Insieme, valorizziamo i nostri Paesi e l'intera Europa. Sono certo che l'Ucraina e la Polonia rimarranno impegnate nella causa della difesa della libertà globale», ha aggiunto Zelensky.

A parlare è stata poi anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che con un post su X si è congratulata con il nuovo premier: «Congratulazioni Donald Tusk per essere diventato Primo Ministro della Polonia. La sua esperienza e il suo forte impegno nei confronti dei valori europei saranno preziosi per forgiare un'Europa più forte, a beneficio del popolo polacco. Non vedo l'ora di lavorare con lui, a partire dall'importante Consiglio europeo di questa settimana». 

Le elezioni

La Polonia chiude così una lunga stagione politica all'insegna del nazionalismo per abbracciare una svolta europeista. Il premier uscente conservatore Mateusz Morawiecki, come previsto, non ha ottenuto i numeri in parlamento per formare un nuovo governo, nonostante il primo posto ottenuto dal suo partito, i populisti del Pis, alle elezioni di ottobre. A guidare questa nuova fase ci sarà il leader della coalizione pro-Ue Donald Tusk, che si riprenderà la scena a Varsavia dopo la sua precedente esperienza a capo dell'esecutivo, dal 2007 al 2014. Il suo insediamento avverrà in tempo per partecipare al Consiglio europeo di giovedì e venerdì. Alla camera bassa di Varsavia non ci sono state sorprese. Morawiecki, dopo aver ottenuto l'incarico dal presidente della Repubblica Andrzej Duda (suo collega di partito al Pis), si è presentato in aula per esporre il suo programma di governo. Accusando l'opposizione di agire «in favore di Paesi stranieri», come la Germania. Ma la fiducia non è arrivata: 266 voti contrari e 190 a favore. La maggioranza venuta fuori dalle urne, composta dai centristi della Coalizione civica, da Terza Via e dalla Sinistra, ha scelto Tusk. Domani ci sarà il suo discorso programmatico, mercoledì l'insediamento. L'indomani volerà a Bruxelles per il vertice Ue.

Il programma di Tusk

Ripristinare un rapporto virtuoso con le istituzioni europee sarà proprio una delle sfide principali di Tusk, che è stato presidente del Consiglio Ue nella precedente legislatura. Gli ultimi otto anni della Polonia a guida dei conservatori sono stati caratterizzati da scontri con Bruxelles su questioni come i diritti Lgbt e sulle controverse riforme della giustizia, che hanno portato al congelamento di miliardi di euro di fondi comunitari. «Stiamo lavorando su un pacchetto di modifiche per ripristinare lo stato di diritto», è stata la promessa di Tusk. Che sarà una figura «preziosa per forgiare una Ue più forte», ha sottolineato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen salutando la sua nomina. Il compito del nuovo capo del governo polacco non sarà comunque facile. Il Pis di Morawiecki, è il parere di diversi analisti, ha tessuto una «ragnatela» attorno allo Stato, tanto più solida in quanto il mandato presidenziale di Duda terminerà solo nel 2025. Perché il capo dello Stato ha un potere di veto sulle leggi adottate dal Parlamento. La destra ha poi nominato suoi rappresentanti alla guida di diverse istituzioni, con mandati spesso irrevocabili, magistrati presso la procura nazionale e circa 150 nuovi giudici. Tra gli organismi più contestati dai critici, con l'accusa di essere eterodiretta dal Pis, c'è la Corte costituzionale. Che proprio nel giorno dell'investitura di Tusk ha bocciato le multe inflitte dall'Ue perché «contrarie alla legge fondamentale del Paese». Quanto ai dossier di politica estera, per la Polonia resterà prioritaria l'Ucraina. Con il nuovo corso europeista non si prevedono cambi di linea perché Varsavia dovrebbe restare in prima linea tra gli alleati Nato al fianco di Kiev contro l'invasione russa. 

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