Nonna malata di demenza, la nipote spende tutti i risparmi in viaggi e prodotti di bellezza in Inghilterra

Nonna malata di demenza, la nipote spende tutti i risparmi in viaggi e prodotti di bellezza in Inghilterra
di Federica Macagnone
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Mercoledì 21 Novembre 2018, 21:35
Quando nonna Barbara si è ammalata di demenza, alla 35enne nipotina Louise non è sembrato vero poter cogliere l'occasione al balzo e avvicinarsi a lei ancora di più: non per assisterla, ma per mettere le mani sui suoi risparmi e spenderli come meglio credeva. Una volta ottenuta, con il beneplacito dei parenti, la procura per occuparsi delle finanze della nonna 83enne Barbara Fisher, Louise Shaw non ha perso tempo: tra l'inizio del 2016, quando è stato ufficializzato lo stato di demenza di Barbara, e l'aprile 2017, ha via via sottratto alla nonna tutti i suoi risparmi, sperperando 20mila sterline in viaggi con il marito e i due figli di 11 e 13 anni, pranzi e cene nei ristoranti e costosi prodotti di bellezza. Il tutto senza curarsi minimamente dei debiti nei confronti della casa di cura dove la nonna era ricoverata e che nel tempo si stavano accumulando: nel momento in cui è stata smascherata, nell'aprile 2017, erano arrivati a 30mila sterline.

Come sperasse di farla franca non si sa. Fatto sta che la verità è venuta a galla quando la zia di Louise, Heather Marshall, ha assunto il ruolo di seconda procura nell'aprile 2017 e ha deciso di mettere a fuoco una serie di situazioni che non le quadravano circa l'operato della nipote che lavorava come impiegata in uno studio medico di Oldham, vicino a Manchester, e non aveva certo uno stipendio da nababbo, eppure postava sui social foto che la ritraevano in vacanza o in ristoranti di lusso. Dopo aver fatto un po' di accertamenti sui conti e dopo essere venuta a sapere dei debiti con la casa di cura, ha affrontato la nipote in un duro faccia a faccia, dopo il quale Louise ha scritto una lettera a tutti i suoi familiari sostenendo di aver pensato che sua nonna le avesse permesso di prendere i soldi per aiutarla nelle esigenze quotidiane. Evidentemente pensava che tra le "esigenze quotidiane" rientrassero anche vacanze da sogno e prodotti di lusso. E probabilmente lo pensava anche il marito, che sulla provenienza di quel denaro qualche domanda deve pur essersela posta.

Nella sua lettera di scuse, però, Louise non deve però essere stata molto convincente, visto che i familiari l'hanno spedita dritta dritta davanti al tribunale di Manchester, dove è scoppiata in lacrime e ha dovuto ammettere tutte le accuse che le erano state rivolte. Il giudice Bernard Lever, dal canto suo, dopo averla recentemente condannata a 18 mesi di carcere, ha preso una decisione insolita: Louise, che nel frattempo ha perso il lavoro, resterà in prigione fino al 21 dicembre per poi essere ricondotta in tribunale per vedere se sarà il caso di farle trascorrere il Natale dietro le sbarre. «Quello che la signora Shaw ha fatto è stato spregevole - ha detto il giudice - ma il suo crimine non è stato commesso dai suoi figli di 11 e 13 anni. E' solo per loro che valuterò se sospendere la pena, obbligarla a un lavoro non retribuito e concederle di vedere i suoi figli e tornare a casa per Natale».
 
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