Moldavia, il romeno lingua ufficiale, ok del parlamento, ma i filorussi protestano: «No alla grande Romania» Il caso dei gagauzi

E' la lingua madre del paese di 3.5 milioni di abitanti

Moldavia, il romeno è lingua ufficiale, ok del parlamento, ma i filorussi protestano: «No alla grande Romania»
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Venerdì 3 Marzo 2023, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 16:45

È storicamente la lingua madre, anche se chiamata moldavo, e ora si avvia anche a diventare lingua ufficiale: il romeno è parlato dall'80 per cento dei 3,5 milioni di abitanti della Moldavia con i restanti che si dividono le lingue russa, ucraina, turca e bulgara.

Il parlamento della repubblica, indipendente dal crollo dell'Unione svietica nel 1991, ha approvato in prima lettura l'iniziativa legislativa per adottare come lingua ufficiale della Moldavia il romeno, cambiando l'espressione «lingua moldava» in «lingua romena».

Lo scrive il media moldavo Timpul riferendo che ieri i deputati di Chisinau si sono dati battaglia durante il dibattito per cambiare la frase «lingua moldava» nella legislazione della Repubblica di Moldavia.

È una svolta importante dopo che nel 2013 la Corte costituzionale decise che la Dichiarazione d'indipendenza, che proclama lingua ufficiale il romeno, non va contro l'articolo 13 della Costituzione che indicava il moldavo come lingua ufficiale.

Romeno (e il meno usato rumeno) e moldavo nei fatti si sovrappongono.

Quando la deputata Veronica Rosca, del partito Azione e Solidarietà (lo stesso della presidente moldava Maia Sandu, che ha posizioni vicine all'Europa) ha spiegato l'essenza dell'iniziativa legislativa, il cui scopo è quello di adeguare il quadro normativo alle interpretazioni della Corte costituzionale sulla lingua di stato del Repubblica di Moldavia, i deputati comunisti e socialisti (filorussi), fino a quel momento assenti dalla riunione, sono entrati nell'aula e hanno bloccato la tribuna centrale del Parlamento. Hanno gridato, con cartelli in mano, «Vergogna», «Moldavia», «Dimissioni».

Il timore dei russofoni, la minoranza più corposa fra le minoranze, è che con questa decisioni si rinforzi l'ipotesi di una grande Romania e che vengano così tradite le aspettative innescate dal programma di  Strategia per l'Integrazione delle minoranze nazionali che prevedeva anche migliori possibilità per esse di accedere a ruoli istituzionali, ora in gran parte assegnati a moldavi di lingua romena.

La tensione nel paese è alta dopo che centinaia di filorussi del partito Sor hanno manifestato nelle strade di Chisinau chiedendo azza le dimissioni del governo di Maia Sandu e le elezioni anticipate: alcune decine hanno tentato di entrare nel palazzo del Governo, ma la polizia li ha fermati. E po c'è la storica questione della Transnistria ad alimentare la paura con Russia, Ucraina e Moldavia che si scambiamo accuse. 

Il caso dei gagauzi

Fra le minoranze del paese figurano anche i gaugazi, di lingua turca e di religione cristiano-ortodossa: enclavi ed exclavi  gaugaze sono presenti anche in Ucraina, Grecia, Russia e Turchia. La città principale è Comrat. Complessivamente si tratta di 250mila persone che però solo in Moldavia (150mila) hanno ottenuto un riconoscimento ufficiale che tutela lingua (il turco) e le tradizioni. 

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