Macron: «Francesi, lamentatevi di meno»

Il presidente francese Emmanuel Macron
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Lunedì 8 Ottobre 2018, 11:55
A Colombey-les-deux-Eglises, nelle terre del generale de Gaulle, Macron celebra i 60 anni della Quinta repubblica. Lo fa lodando il sistema che in Francia concede superpoteri al presidente della Repubblica. E lo fa mentre un sondaggio mostra che - al contrario - i francesi aderiscono sempre meno ai criteri voluti dal generale. Le celebrazioni sono avvenute con tutta la solennità e hanno interrotto giornate convulse in cui il governo di Edouard Philippe è stato travolto dalle polemiche seguite alle ennesime dimissioni, quelle - pesantissime - del ministro dell'Interno Gerard Collomb.

Se già il clima attorno  a lui è teso il presidente ha infilato una nuova gaffe. Citando il generale, Macron ha invitato i francesi a lamentarsi di meno. Una frase che, come altre pronunciate in precedenza dal capo dello stato, è destinata a far discutere e a rilanciare le accuse di arroganza e disprezzo da parte di Macron per chi è più in difficoltà. Sulla vicenda del governo, nessun commento diretto: per Macron si tratta di «un incidente di percorso» e il nome del sostituto sarà annunciato «al momento giusto».

Arrivando nel villaggio di de Gaulle - blindato da polizia e gendarmi fin dall'alba - Macron ha salutato per un'ora gli abitanti, fermandosi a parlare con loro prima di raccogliersi davanti all'enorme croce di Lorena in granito e visitare il memoriale. Poi, l'omaggio alla Costituzione voluta dal generale: «La sua forza - ha detto Macron - è che consente di andare avanti», di «evitare la tirannia dell'immediatezza». Troppi poteri al presidente? «No, non credo», ha tagliato corto. Aggiungendo poi che chi si agita «per una VI Repubblica, semplicemente non ama lo Stato e non ama che si prendano delle decisioni. Nessun paese va avanti se non si decide». Macron ha sottolineato che la Costituzione della V Repubblica è stata cambiata più volte. E che a gennaio il Parlamento esaminerà la sua proposta di riforma, che mira a ridurre il numero dei parlamentari e il possibile numero di mandati, a sopprimere la Corte di giustizia della Repubblica (tribunale dei ministri) e a riformare il Consiglio superiore della magistratura.

Mentre Macron celebrava i 60 anni della V Repubblica e i poteri straordinari che concede al presidente, un sondaggio Odoxa rivelava che sono soltanto il 44%, ormai, i francesi legati a questo sistema e il 53% quelli convinti del presidente eletto a suffragio universale.
Attorniato da un gruppo di pensionati che lo attendeva davanti alla chiesa e protestava per le pensioni troppo basse percepite, ha invitato i senior a fare anche loro «sforzi». Poi, alle insistenze dei cittadini anziani, ha aggiunto che la Francia andrebbe «diversamente» se i francesi si lamentassero di meno e si rendessero conto della fortuna di vivere in un paese del genere: «Il nipote del generale - ha sottolineato - mi ha detto proprio adesso che la regola davanti a suo nonno era 'potete parlare molto liberamente: l'unica cosa che non potete fare è lamentarvì. Era giusto - ha concluso Macron - il paese andrebbe diversamente se fosse così»
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