Kim Jong-Un, pronto al lancio il primo satellite-spia della Corea del Nord: ecco quando avverrà

Ultimato un progetto presentato già nel 2021 che rilanciaulteriormente le ambizioni militari del leader supremo.

Corea del Nord, pronto al lancio il primo satellite-spia di Kim Jong-Un: ecco quando avverrà
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Mercoledì 17 Maggio 2023, 15:42

Il primo satellite-spia militare della Corea del Nord è pronto per essere caricato su un razzo e lanciato in orbita. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA, a seguito dell'ispezione del sito di sviluppo aerospaziale da parte del leader supremo, Kim Jong-Un, circa un mese dopo aver annunciato il termine dei lavori di costruzione. 

Lo sviluppo di un satellite-spia militare era uno dei progetti presentati nel congresso del Partito dei lavoratori coreani, nel gennaio 2021, insieme a un missile balistico intercontinentale a combustibile solido e un sottomarino a propulsione nucleare.

Esperti sudcoreani - riferisce l’agenzia di stampa Yonhap - sostengono tuttavia che il lancio del satellite-spia non sembra imminente: Pyongyang potrebbe aver bisogno di “almeno tre o quattro settimane” per effettuare il lancio, visti i tempi necessari per le ultime verifiche tecniche.

«La Corea del Nord potrebbe lanciare il satellite all’inizio di giugno o a metà giugno al più presto. Ma è più probabile che il Paese calibri i tempi del lancio intorno alla celebrazione del ‘Giorno della Vittoria’, prevista per il prossimo 27 luglio, dopo preparativi approfonditi», ha commentato Hong Min, ricercatore presso l’Istituto statale coreano per l’unificazione nazionale.

Pyongyang rilancia (ancora) le sue ambizioni militari. Ma perché?

La mossa della costruzione di un proprio satellite-spia conferma, una volta di più, la linea militarista che Pyongyang segue ormai da decenni. Dall’inizio dell’anno scorso - scrive Pierre Haski su Internazionale - la Corea del Nord ha effettuato oltre 100 lanci di missili di varia tipologia, al fine di mettere alla prova gli armamenti, migliorare le tecnologie, l'efficenza delle strutture di comando e il coordinamento delle forze armate.

Si tratta di un record, ma anche di un’attività vietata dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu, mai tenute in considerazione da Kim Jong-Un.

Nonostante le apparenze e la consueta retorica guerrafondaia, la Corea del Nord non si sta preparando necessariamente a un conflitto. Ma quindi, qual è il motivo di questa costante ostentazione militaresca? 

Il primo obiettivo è la dissuasione: l’arsenale nordcoreano rappresenta agli occhi del leader supremo un chiaro fattore di deterrenza agli occhi dei suoi nemici storici, ovvero Stati Uniti e Corea del Sud.

La seconda ragione - strettamente collegata alla prima - riguarda la capacità di incidere sulla scena internazionale, semplicemente "mostrando i muscoli". In questo senso, il militarismo diventa un mezzo efficace per il regime nordcoreano soltanto per perseguire mere finalità politiche. 

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