Terremoto in Marocco, parlano alcuni italiani. «Siamo preoccupatissimi, siamo bloccati fuori dall'hotel sul passo Tizi n'test e la strada è sbarrata da una frana da entrambe le parti. Ora ci stiamo incamminando verso Agadir, sono trenta chilometri per fortuna in discesa ma dobbiamo a sbrigarci perché inizia a fare caldo». A riferirlo è una turista italiana in vacanza in Marocco col marito e il figlio 15enne sorpresi dal sisma della notte scorsa mentre erano in hotel sulle montagne dell'Atlante.
Terremoto oggi in Marocco, scossa magnitudo 6.8: blackout e linee telefoniche interrotte a Marrakech
«La scorsa notte, verso le 23.30 credo, c'è stata una scossa fortissima» racconta ancora la donna, che assieme alla sua famiglia alloggiava in un hotel-ristorante sul passo montano. Sono subito usciti dall'edificio. «L'hotel è rimasto molto danneggiato, per cui abbiamo passato la notte in autò. La famiglia è in Marocco dal 31 agosto, «stavamo facendo un giro, l'auto è affittata». Ma ora la macchina è inutile, spiega, perché «la frana ha bloccato entrambe le vie del passo.
Ruspe al lavoro
«Sono arrivate le ruspe che stanno lavorando per liberare la strada. Non so se ce la faranno entro la sera, speriamo. Credo che passeremo un'altra notte in macchina altrimenti, se sarà libero il passaggio, scenderemo a valle con la macchina». Queste le ultime informazioni dalla turista italiana rimasta bloccata su un passo montano dell'Atlante, in Marocco, assieme alla sua famiglia. La donna è in contatto con l'ambasciata: «Intanto vediamo di scendere, poi vedremo. Siamo stanchi...»
TAJANI COSA HA DETTO
«Sono circa 200 gli italiani presenti nell'area colpita dal sisma e non risultano vittime o ferti». Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg2 inviando un messaggio ai connazionali nel Paese colpito dal sisma ad evitare l'aereporto di Marrakesh dove ci sarà un funzionario dell'ambasciata per dare indicazioni ma che «è intasato» e raggiungere quelli di Casablanca o Rabat con i bus per «rientrare eventualmente in Italia». «Il governo segue minuto per minuto, persona per persona, la situazione: l'ambasciata, il consolato e l'Unità di crisi della Farnesina stanno rispondendo a tutte le chiamate» per dare assistenza»
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