Come, e per colpa di chi, sia stato possibile che l'uomo sia entrato in contatto con le belve dovrà ora chiarirlo la polizia, che ha aperto un'inchiesta sulla tragedia. Sembra che al momento dell'attacco Akira stesse provvedendo alla pulizia della gabbia: il rigido protocollo per le operazioni di questo tipo, però, prevede che durante i lavori gli animali pericolosi vengano trasferiti in zone adiacenti senza mai entrare direttamente in contatto con gli addetti, i quali, a loro volta, possono entrare nel recinto solo quando un display luminoso dà loro il via libera. Il compito degli inquirenti, quindi, è ora quello di scoprire se la tragedia sia stata causata da un'imprudenza di Akira o se sia addebitabile a colpe di suoi colleghi o dei responsabili della struttura stessa: le autorità hanno interrogato molti operatori per capire se lo zoo, gestito da una società pubblica sotto contratto con il governo municipale, abbia violato le norme sulla sicurezza sul lavoro.
L'inchiesta, inoltre, dovrà anche appurare come il parco zoologico si prende cura delle quattro tigri bianche, la cui specie è classificata ad alto rischio di estinzione: attualmente ne esistono solo 400, tutte tenute in cattività.
Per evitare incidenti di questo tipo lo zoo di Delhi, in India, ha recentemente installato gabbie di dimensioni umane per fornire agli operatori un posto sicuro dove nascondersi qualora cadano nei recinti di animali pericolosi. Le autorità hanno deciso di introdurre questa misura dopo un tragico incidente avvenuto nel settembre 2014, quando un 22enne di nome Maqsood cadde nel fossato delle tigri bianche e fu massacrato.
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