Boris Johnson come nel film Love actually: la mossa dei cartelli per sedurre i britannici

I cartelli come nel film Love actually: mossa di Boris Johnson per sedurre i britannici
di Cristina Marconi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Dicembre 2019, 09:33
LONDRA Boris Johnson che abbatte un muro con la parola stallo dipinta a caratteri cubitali alla guida di una ruspa con la scritta «fare la Brexit» e che imita un famosa scena di Love Actually facendo scorrere davanti a un'elettrice sull'uscio di casa una serie di cartelli con la promessa che l'anno prossimo il paese sarà fuori dalla Ue. Il penultimo giorno della campagna elettorale meno razionale della storia del Regno Unito i manifesti elettorali non hanno mai avuto meno importanza nel dibattito, il voto è di pancia, i dettagli si perdono nel chiacchiericcio e negli slogan è stato dominato dagli spot e dai messaggi forti: peccato che l'idea di riprendere Love Actually, ribattezzata Brexit Actually, sia stata già usata a novembre con ben altra grinta da una candidata laburista, la dottoressa Rosena Allin-Khan, che ieri ha protestato contro il «copione» Johnson e ha sottolineato come in queste elezioni «siamo noi contro Cummings (lo stratega del premier, ndr), Johnson, Farage e Trump».

LO SCIVOLONE
Una polemica, certo, ma utilissima e necessaria per riportare il discorso il più lontano possibile dallo scivolone della foto, ignorata in malo modo quando ancora non era stata circondata da un vago odor di fake news, del bambino costretto a dormire per terra in una corsia d'ospedale nonostante il sospetto di polmonite. Poco si è potuto fare invece nel caso dei laburisti, per distogliere l'attenzione dalle dichiarazioni di Jon Ashworth, portavoce del Labour per le questioni legate alla sanità, che chiacchierando con un amico conservatore al telefono gli ha detto di «non immaginare» Jeremy Corbyn che vince le elezioni, vista la situazione «desolante» nelle tradizionali roccaforti del nord operaio, ma che anche se così fosse la macchina dell'apparato statale si muoverebbe «molto rapidamente per salvaguardare la sicurezza» nazionale. In una conversazione privata, Ashworth ha invitato l'amico a «smettere di preoccuparsi» di una possibile vittoria di Corbyn perché «non succederà», visto che fuori dalle città «non amano Johnson ma non possono vedere Corbyn e pensano che il Labour abbia bloccato la Brexit». Quando le sue parole sono finite sul sito di pettegolezzo politico Guy Fawkes, Ashworth si è scusato e lo stesso Corbyn ha sdrammatizzato dicendo che erano solo chiacchiere scherzose tra amici.

Sulla foto del bambino Jack, all'ospedale di Leeds, si è creato un piccolo giallo dopo che è girato un post di una signora che dichiarava di avere un'amica infermiera secondo cui lo scatto sarebbe stato una messa in scena della mamma del bimbo. Alcuni medici hanno sostenuto che visto il tipo di maschera d'ossigeno in dotazione al bambino, è difficile pensare che fosse stato lasciato per terra, mentre la dottoressa responsabile del reparto ha ammesso l'incidente e si è scusata. I Tories sono finiti al centro di una protesta da parte di manifestanti ambientalisti che si sono travestiti da api e si sono incollati a un autobus del partito mentre Boris era impegnato ad abbattere il muretto con la ruspa. E Nigel Farage, leader di un Brexit Party di cui nessuno si aspetta che ottenga molto in un'elezione in cui ha scelto di correre in maniera molto limitata, ha accusato Boris di aver cambiato la sua strategia sulla Brexit nell'ultima settimana, insistendo troppo sul fatto di avere un accordo di libero scambio pronto a stretto giro, cosa non vera. Più semplice il caro vecchio no deal di cui Farage si è fatto ancora una volta paladino ieri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA