Dopo aver bevuto un drink con l'ex premier, è stata licenziata la tata dei Johnson, che ora chiede un maxi risarcimento. Ma per Boris e consorte non c'è nulla di vero.
Cosa è successo
Una tata assunta da Boris e Carrie Johnson per accudire i loro figli ha affermato di essere stata ingiustamente licenziata solo dopo tre giorni dall'inizio del suo lavoro nella casa dell'ex premier conservatore per aver bevuto un drink in compagnia dell'ex premier mentre sua moglie era ancora in ospedale per la nascita dell'ultimo arrivato in famiglia. La domestica è Theresa Dawes, 59enne originaria dello Zimbabwe, secondo cui Carrie, ingelosita da quanto le aveva raccontato la madre testimone del brindisi finito sotto accusa, una volta tornata nella residenza della coppia nell'Oxfordshire le aveva dato 15 minuti per fare le valigie e andarsene.
Il drink "incriminato" è stato, secondo la donna, semplicemente un brindisi proposto da Boris Johnson per celebrare la nascita di «Baby Frank», l'ottavo figlio per l'ex leader Tory, noto per la vita sentimentale molto tumultuosa, segnata da tre matrimoni e da un numero imprecisato di relazioni. La tata licenziata chiede ora migliaia di sterline di risarcimento, in quanto ha ricevuto solo sei giorni di paga mentre le dovrebbe spettare, a suo avviso, una retribuzione per tutto il periodo di contratto siglato coi Johnson, che tramite un loro portavoce hanno respinto la sua ricostruzione della vicenda.
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