Diane Vreeland: l'imperatrice della moda adesso conquista i botteghini

Diana Vreeland, di Horst P. Horst © Estate of Horst P. Horst
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Martedì 11 Dicembre 2012, 19:23 - Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 16:56
ROMA - Diana Vreeland stata la pi grande arbiter elegantiae del Novecento, capace, prima dalle pagine di Harper's Bazaar, poi da quelle di Vogue America, quindi come direttrice del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York, di abbagliare il mondo con una visione unica dello stile. Ora un film, diretto da Lisa Immordino Vreeland, la celebra con un ritratto intimo e appassionato, come una delle donne più influenti del XX secolo; un’icona duratura la cui influenza ha cambiato per sempre il volto della moda, della bellezza, dell’arte, dell’editoria e dalla cultura stessa. «Diana Vreeland - L'Imperatrice della moda» percorre tutto l’arco del Novecento, toccando momenti simbolo del secolo breve, dalle due guerre mondiali ai voli di Lindbergh, dal romanzo di Edward e Wallis alla presidenza Kennedy, al terremoto giovanile della contestazione, e luoghi simbolo della cultura e del costume, dalla Parigi della Belle Epoque alla New York dei ruggenti anni Venti, alla Swinging London degli anni Sessanta. La Vreeland ha lanciato Twiggy, consigliato Jackie O, assistito all’invenzione del bikini e all’avvento del blue-jeans. E' stata per la maggior parte del XX secolo un oracolo della moda: attraverso il suo sguardo ha aperto le porte della mente a più di una generazione. Come disse una volta Jackie Onassis: «Dire che Diana Vreeland ha avuto a che fare solo con la moda è banalizzare ciò che fatto: ha commentato il suo tempo in maniera saggia e arguta. Ha vissuto».
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