Le donne del vino: la Campania è la prima regione per imprese al femminile

Le donne del vino, associazione presieduta da Donatella Cinelli Colombini: nella foto Falato e Carputo
2 Minuti di Lettura
Domenica 26 Maggio 2019, 08:28
Insieme con la Sicilia, la Campania è la prima regione d’Italia per imprese agricole femminili per un totale di oltre 25mila attività. Si è appena concluso l'incontro con Le Donne del Vino (associazione nata nel 1988 che riunisce 800 produttrici, vignaiole, ristoratrici, enotecarie e giornaliste) promosso dalla Capitale europea del Vino 2019, Sannio Falanghina.

Dai dati raccolti in Campania sull'agricoltura, emerge una crescita significativa delle imprese al femminile. Insieme con la Sicilia, infatti, la Campania è la prima regione d’Italia per imprese agricole femminili: più di un terzo delle aziende è guidata da una donna, per un totale di oltre 25mila attività.

Solo nella provincia di Benevento, le imprese
rosa rappresentano il 19% del totale regionale. Ma il principale merito delle donne del vino, resta quello di aver reinventato il concetto stesso di impresa agricola, innovando ed introducendo nuove leve di marketing legate alla sostenibilità, alla tutela ambientale e alla bellezza del paesaggio.

E non solo. Le associazioni per la valorizzazione dei prodotti tipici, il recupero di antiche varietà di prodotti, l’accoglienza e l'ospitalità familiare con le cucine gestite da donne, l'introduzione di linee di cosmesi, prodotti di bellezza che rappresentano un segmento innovativo nel ramo della produzione naturale e tradizionale dei vini, ma anche l’estetica della bottiglia, il design e la cura dei luoghi.

Le donne, dunque, dimostrano una innata capacità nel saper coniugare le sfide del mercato con la tradizione. Un valore aggiunto per l'intero tessuto imprenditoriale, che in molti casi ha consentito alle imprese di famiglia di sfidare la crisi. In Campania, ad esempio, in poco tempo le imprese agricole femminili sono passate dal 34,8% al 37,6% (la media nazionale si attesta intorno al 29%).


«Le donne in Italia dirigono imprese agricole sul 21% della superficie agricola utilizzabile e producono il 28% del PIL agricolo», dice Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale “Le Donne del Vino”. «I dati - spiega - dimostrano che le imprese femminili sono più internazionalizzate, più diversificate e più orientate alla qualità e alla difesa ambientale. Le donne, dunque, si propongono come modello per una agricoltura innovativa e sostenibile, essendo tra l'altro più scolarizzate degli uomini. Per quanto riguarda il turismo del vino, quasi il 90% delle cantine guidate da donne sono aperte al pubblico, a dimostrazione della lungimiranza e delle strategie innovative di marketing introdotte. Valori e caratteristiche che rendono le donne particolarmente adatte a lavorare in questo settore e, soprattutto, ad impegnarsi nel progetto Sannio Falanghina con un ruolo da protagoniste».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA