Senigallia, Ben E. King entusiasta dal Summer Jamboree: «Sono strabiliato, è bello essere qui»

Ben E. King (foto Pagani)
di Giulia Mancinelli
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Domenica 3 Agosto 2014, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 21:35

SENIGALLIA - Un debutto da sold out quello incassato dalla serata di apertura del Summer Jamboree, il festival della musica e della cultura dell'America degli anni '40 e '50', giunto alla 15esima edizione.

A mandare in delirio gli oltre 10 mila spettatori assiepati in tutti gli spazi del Foro Annonario è stato il mitico Ben E. King., reso immortale in tutto il modo dalla sua “Stand by me”. Ben King è stato al di sopra di ogni aspettativa. Grintoso, carico e una voce che si è imposta per oltre un'ora.

Una verve dal giovane rocker di 76 anni che ha scatenato in pista ballerini provetti e non.

Emozionante l'istante di silenzio calato sulle prime note di “Stand by me”, il capolavoro del cantuatore statunitense, che ha lasciato subito dopo il posto ad applausi, fischi di incitamento e braccia alzate al cielo. «Sono strabiliato - ha commentato con faccia sorpresa Ben E. King trovandosi davanti ad una folla perdeva a vista d'occhio - è davvero bello essere qui. Senigallia è grande».

Più e più volte durante il suo concerto Ben E. King ha voluto ringraziare il suo pubblico che lo ha contraccambiato con una standing ovation di quattro minuti alla fine dell'esibizione. Una serata partita subito alla grande. Merito anche del testimonial lanciato al big da Violetta Zironi, la ventenne appassionata di rockabilly, vincitrice due anni fa del talent show X Factor. A lei il compito, intorno alle 21,30, di aprire il concerto affiancata dalla band tutta italiana Don Diego Trio, ed un special guest internazionale d’eccezione, Slim Jim Phantom, noto per essere stato il batterista degli Stray Cats, che si sono cimetati in un repertorio rigorosamente d'epoca. Accompagnata dal suo immancabile ukulele, Violetta & Co. hanno proposto brani legati al rockabilly, al blues, al country e al bluegrass come “Mule skinner blues”, “jodel” o “Shorting bread”.

La serata non è stata solo musica live. Preso d'assalto anche il rock'in village allestito nei giardini della Rocca Roveresca, il più grande mercatino curiosare tra abiti vintage, perfette riproduzioni, dischi in vinile, juke box, accessori, modernariato e memorabilia aperto fino all'una di notte.