Ancona, strage in famiglia: la fidanzatina in carcere incontra Renzi

Ancona, strage in famiglia: la fidanzatina in carcere incontra Renzi
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Venerdì 8 Aprile 2016, 10:25
Il premier Renzi in visita al penitenziario minorile di Nisida (Napoli) ha incontrato anche la 16enne di Ancona accusata di aver ucciso i propri genitori in concorso con l’ormai ex fidanzato Antonio Tagliata. Il piccolo carcere è stata la prima tappa scelta dal numero uno del Governo durante il fitto programma di impegni che lo ha visto impegnato a Napoli. Con i ragazzi, Renzi non ha avuto alcun colloquio privato ma si è intrattenuto con tutti per più di un’ora. Un lasso di tempo in cui ha avuto modo di conoscere i detenuti prima nel cortile del penitenziario, poi all’interno dove il presidente del Consiglio ha visitato i locali adibiti a laboratorio di ceramica, pasticceria e cucina ed arte presepiale.

Alcune di queste attività vengono seguite proprio dalla 16enne, reclusa da cinque mesi a Nisida. Ieri pomeriggio ha parlato al telefono con la zia e forse le ha confidato l’emozione di incontrare e parlare con il premier. Un momento di spensieratezza che ha potuto spezzare, seppur per poco, le rigide regole imposte dal carcere napoletano. Mentre Renzi era in visita a Nisida, il gip Antonella Marrone ha individuato un altro psichiatra per periziare la mente del Tagliata, dopo il rifiuto del professor Renato Ariatti, sentitosi intimorito da una lettera minatoria e da un proiettile contenuti in un plico anonimo fatto recapitare nella sua casa bolognese. Il nuovo esperto è Vittorio Melega. Assumerà ufficialmente l’incarico mercoledì prossimo e non si dice affatto spaventato dal nuovo mandato: «Non mi sono posto alcun tipo di problema. È un dovere civile accettare questo incarico».
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