Il piccolo Giosuè ucciso mentre giocava
L'ultimo sms all'ex: incontriamoci. Poi le fucilate

Laura Paoletti con il figlio
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Martedì 16 Febbraio 2016, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 22:40
RECANATI - Omicidio suicidio di Sambucheto di Recanati, l'autopsia dà un quadro agghiacciante. Il piccolo Giosuè è stato ucciso dalla madre con due colpi di fucile, la donna poi si è sparata alla guancia, sotto lo zigomo. E
il piccolo era sul pavimento e stava giocando con le macchinine quando la mamma lo ha ucciso.

Secondo la ricostruzione degli investigatori il delitto sarebbe avvenuto intorno alle 12 di sabato, ora in cui, tra l'altro, qualcuno avrebbe sentito dei colpi di
fucile. Quello che ha spinto ad agire la donna la volontà di non lasciare il figlio al padre: una frase, in particolare, è stata trovata nello scritto che la donna ha lasciato sulla scena del delitto e in cui diceva chiaramente che non voleva dare il bambino al padre, Lorenzo Lucaroni.

L'ultimo sms. Un messaggio su Whatsapp, una richiesta di incontro, per parlare tra loro, senza avvocati o psicologi, e chiarirsi. Lo aveva inviato Laura Paoletti all'ex convivente Lorenzo Lucaroni la mattina di sabato. La donna non aveva precisato quando incontrarsi. Intanto, sul fronte delle indagini, il procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio, chiarisce che sono in corso
accertamenti esclusivamente sulla detenzione del fucile e che da quanto emerso il gesto della donna è legato ad uno stato di «forte smarrimento psicologico». Laura Paoletti la mattina di sabato, giorno in cui, presumibilmente intorno alle 12, ha sparato al figlio Giosuè Lucaroni, 6 anni, per poi togliersi la vita, aveva scritto all'ex convivente. Un messaggino che la mamma di 32 anni aveva inviato via Whatsapp, che usava molto, e in cui «chiedeva di incontrarsi tra di loro - dice l'avvocato Sacchi - Il mio cliente non sapeva cosa rispondere e si era consultato con una psicologa che lo
segue. Alla fine non le aveva risposto niente. Nel messaggio non era precisato un giorno in cui incontrarsi, comunque loro si sarebbero visti il
pomeriggio di sabato, alle 16, quando lui doveva andare a prendere il bambino».

In questa drammatica vicenda la motivazione principale che aveva spinto la donna a compiere il suo drammatico gesto era legata al fatto che non voleva lasciare Giosuè al papà, guardava con sospetto la legame forte che c'era
tra papà e figlioletto.

Il funerale è domani (mercoledì) alle 15.30 al Duomo funerale congiunto.
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