MACERATA - Folla a Cingoli per l’inaugurazione della caserma dei Carabinieri, intitolata all’appuntato Alfredo Beni. Applausi per il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha salutato tutti i presenti: «Sono felice di essere qui, i Comuni sono la risorsa del Paese. La giornata unisce due valori, la memoria e il futuro. Lo Stato c’è, è vivo e non dimentica il sacrifico di un figlio della patria».
Ad onorare il ricordo di uno «eroi dei giorni nostri» le più alte cariche delle forze dell’ordine: il capo della Polizia Alessandro Pansa e il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Leonardo Gallitelli.
«Grazie sono commossa», ha detto, Elena, la vedova del decorato, accompagnata da uno dei figli, Filippo. Accanto a loro anche l’allora comandante della compagnia del Nucleo Radiomobile di Fermo, Rosario Aiosa, rimasto ferito durante la rischiosa operazione, in cui il collega Beni ha perso la vita. Significativa la partecipazione del vice premier Alfano, che accolto dai cittadini con entusiasmo, ha risposto con un sorriso alla battuta di una signora gridato tra la folla: «Bravo che hai lasciato quel vecchio».
Dopo il taglio del nastro e lo scoprimento della lapide commemorativa il vice ministro ha visitato la caserma, ristrutturata dal Comune di Cingoli.
Presenti, oltre ai sindaci dei vari Comuni, il prefetto Pietro Giardina, il procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, i consiglieri regionali Paola Giorgi e Francesco Massi(Ncd), insieme ad altri due esponenti del partito di Alfano, Giacomo Bugaro e Daniele Silvetti.