Ancona, sostegno alle Unioni civili
oltre duemila persone in piazza

Ancona, sostegno alle Unioni civili oltre duemila persone in piazza
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Sabato 23 Gennaio 2016, 19:39
Quasi duemila persone provenienti da tutte le Marche hanno preso parte ad Ancona alla manifestazione a sostegno delle unioni civili in vista della discussione del disegno di legge Cirinnà che approderà in Senato giovedì prossimo.  Al grido di "Svegliati Italia, svegliati Ancona", i manifestanti sono partiti da piazza Roma, ed esibendo striscioni con scritto '“Lo stesso amore, gli stessi diritti”, hanno percorso corso Garibaldi per poi raggiungere piazza della Repubblica e piazza del Plebiscito, dove hanno dato vita ad un flash-mob suonando contemporaneamente centinaia di sveglie.

L'iniziativa, analoga a quella di tante altre piazze italiane, è stata promossa fra gli altri da Arcigay e Agedo Marche (l'associazione dei genitori e parenti di lesbiche, gay, e transessuali), da Fabriano Arcobaleno, Dirittoforte e rete Chegender, e ha visto l'adesione, di Cgil e Fiom Marche,  Anpi, Amnesty International Marche, Prc, Sel, Giovani Democratici Marche, Gulliver Sinistra universitaria e Rete degli Studenti medi. «Abbiamo già accettato troppe mediazioni - ha detto Jacopo Cesari, presidente di Arcigay Marche - dovute a discussioni tutte interne al Pd, accontentandoci di unioni civili anzichè del matrimonio, ma non consentiremo ulteriori modifiche al ddl Cirinnà, soprattutto per quanto riguarda l'art. 29 sul diritto di adottare il figlio biologico del partner».

«Da anni - ha aggiunto - viviamo in un vuoto normativo che non tutela le coppie omosessuali, è ora di farla finita. La manifestazione di oggi dimostra che la società è pronta e che la politica è rimasta indietro. Gay, lesbiche, bisessuali e transessuali pagano le tasse, lavorano e  votano come tutti gli altri. Devono avere gli stessi diritti». In piazza c'erano anche le deputate di Possibile Beatrice Brignoni e di Sinistra Italiana Lara Ricciatti, e i responsabili regionali di Altre Marche-Sinistra Unita e del Movimento Cinque Stelle, Edoardo Mentrasti e Gianni Maggi.
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