"Quando un bocciolo si sente gemma": Elena Marchesini racconta la disforia di genere

Elena Marchesini
di Valentina Venturi
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Giovedì 31 Dicembre 2020, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:42

"Quando un bocciolo si sente gemma" è il titolo delicato ed elegante che Elena Marchesini ha scelto per parlare di una tematica importante: la disforia di genere, il non riconoscersi nel corpo in cui si è nati. L'autrice dell'omonimo libro pubblicato da In Riga Edizioni, è un’insegnante di scuole dell’infanzia e ha voluto raccontare la favola di un bambino con varianza di genere impersonato da Bocciolo di Giacinto, il quale sente e sa di essere Gemma di Margherita. La vicenda è basata sulla storia vera di Parisa una bambina transgender, ambientata nel mondo dei fiori e che ha preso forma anche grazie all'aiuto dei racconti della madre di Parisa.

I protagonisti sono Bocciolo di Giacinto che diventa Gemma di Margherita, ma anche Gran Ciliegio, RegiNatura, la tartaruga RugaLenta, Rosa e Duca dei Venti. «Il messaggio e il libro sono molto importanti - racconta l'autrice - In questi giorni in cui si assiste a manifestazioni omo-transfobiche, sono convinta che si debba agire educando i bambini.

In molti anni di insegnamento ho scoperto che loro sono naturalmente portati a pensare che sia giusto che ognuno possa essere nel modo in cui preferisce essere, per essere felice. La varietà è un valore aggiunto, non un limite». 

 

La prefazione della favola è di Maddalena Mosconi, psicologa-psicoterapeuta, Responsabile “Area Minori” SAIFIP, Azienda Ospedaliera S. Camillo, Roma che da più di venti anni si occupa di problematiche legate all’identità di genere e, in particolare, è specializzata in bambini e adolescenti. "Quando un bocciolo si sente gemma" è un modo “semplice” e diretto per educare, promuovere l’inclusione e supportare i bambini dal principio.

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