Tornano gli sciusci nel Golfo, tra i suonatori c'è anche il parroco

Sono tornati i Sciusci a Gaeta e nel Golfo, dopo due anni di assenza forzata per la pandemia. Ed è stato un autentico festival di Capodanno in piazza della Libertà, sul palco di Calanne, un appuntamento festoso con i Sciusci, i quali, tramandando un'antica tradizione gaetana, con i loro canti benauguranti e i loro strumenti caratteristici (tra i quali primeggiavano putipù e triccheballacche), hanno portato allegria regalando gioia e sorrisi a cittadini e visitatori. Un appuntamento imperdibile proposto quest'anno anche presso l'Auditorium Santa Lucia a cura dell'associazione Tamburo Rosso, con musica e danze sul belvedere del centro storico. E quest'anno c'è stata anche un'altra simpaticissima sorpresa a Gaeta, con l'esibizione del gruppo Glie sciusce de La Piaja, composto da giovani genitori, ragazzi e bambini dell'omonimo quartiere e con la presenza straordinaria del nuovo attivo parroco della chiesa di San Carlo, don Erasmo Matarazzo, gaetano doc, che ha cantato accompagnandosi con la chitarra a Monte Tortona e, dopo la Messa, fuori della parrocchia. Un'atmosfera festosa, quasi un segno liberatorio dopo le rinunce e l'assenza di eventi sopportate per due anni consecutivi, completata anche dalle esibizioni di deejay, cantanti e complessi musicali per dare un caloroso e frizzante benvenuto fino all'alba al nuovo anno. Momenti di festa - ha commentato il sindaco Cristian Leccese - che a Gaeta viviamo intensamente, sempre nel segno della tradizione. E sono tornati i Sciusci anche a Formia, dove la tradizione è più recente, con musicisti e danzatori del Sciuscio Formiano che, su iniziativa dell'associazione La vita è bella, hanno percorso festosamente le vie del centro e quelle dei rioni Castellone e Mola distribuendo allegria, musiche e auguri in dialetto.