Niente nuovi impianti per i rifiuti a Borgo Montello o a La Cogna. È la prima decisione assunta ieri dalla conferenza dei sindaci della provincia di Latina, chiamati a rispondere con urgenza all'ultimatum di 10 giorni lanciato dalla Regione Lazio per la scelta dei siti per l'impiantistica per la gestione e smaltimento dei rifiuti. La richiesta di escludere Montello e La Cogna, presentata dai sindaci rispettivamente di Latina e Aprilia, sostenuta anche dal collega di Bassiano, Domenico Guidi, e dallo stesso presidente della Provincia, nonché sindaco di Pontinia, Carlo Medici, e recepita poi da tutti gli altri, sarà ora comunicata alla Regione Lazio. Una decisione assunta a tutela di territori che, ha sottolineato Medici, «non dovranno essere presi in considerazione in quanto hanno subito danni enormi in termini ecologici e paesaggistici in epoche in cui non esistevano norme e il conferimento dei rifiuti era indiscriminato».
Una risposta netta all'assessore regionale ai RIfiuti, Massimiliano Valeriani, che nella sua missiva aveva ricordato ai sindaci come su Montello vi fossero iter amministrativi in corso. Nel corso della riunione di ieri, i tecnici di settore di via Costa hanno illustrato le aree potenzialmente idonee a ospitare impianti sulla base delle norme regionali precisando anche i fattorie escludenti. È quindi l'area nord della provincia quella che offre maggiori possibilità, mentre il sud pontino ha più vincoli ma comunque all'interno di alcune aree industriali sarebbe possibile individuare siti per lo stoccaggio del secco residuo.
«Dobbiamo essere noi a decidere ha aggiunto Domenico Guidi senza farci esautorare da altri organi»; «Troviamo una soluzione per la tutela del territorio», ha aggiunto Coletta. «La gestione dei rifiuti ha concluso Medici deve essere pubblica, motivo per il quale tempo abbiamo avviato questo processo, che attende il varo di una legge regionale tale da consentire ai comuni di costituirsi in Ato e trattare l'intero ciclo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA