Schiuma sul lago di Sabaudia, Bazuro: «Nonostante l'esposto, nulla si è mosso»

Schiuma sul lago di Sabaudia, Bazuro: «Nonostante l'esposto, nulla si è mosso»
di Ebe Pierini
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Mercoledì 8 Febbraio 2017, 15:10 - Ultimo aggiornamento: 15:29

Periodicamente il canale romano che collega il lago di Paola al mare si ricopre di una schiuma bianca. Il fenomeno si è ripetuto anche nei giorni scorsi perché l’acqua che fuoriesce dal bacino, incontrando il mare mosso, per via del rimestio delle onde, genera una massa spumosa dovuta a tensioattivi e nutrienti.

«Quando la città di Sabaudia fu costruita, nel 1934, non fu dotata di un impianto fognario – si legge in una nota di Andrea Bazuro, amministratore della comunione degli eredi Scalfati -  Dalla fondazione a circa un decennio fa, quando è stato finalmente realizzato un anello circumlacuale, ha quindi scaricato i reflui urbani nel bacino. Contestualmente, molti dei terreni circostanti, adibiti a foresta o pascolo prima della bonifica, sono stati riconvertiti all’agricoltura, spesso intensiva, o alla serricoltura, il tutto senza prevedere idonee distanze di rispetto dalle sponde del lago e senza imporre l’utilizzo di colture sostenibili da un punto di vista ambientale.  Sul terzo lato, quello delle dune, le ville e i comprensori realizzati a partire dagli anni ’50 si sono per lo più dotati di fosse a dispersione, senza allacciarsi alla condotta fognaria realizzata dal Comune di Sabaudia. Si comprende facilmente che in un terreno sabbioso, una fossa a dispersione equivale a scaricare all’aria aperta».

Nel maggio 2015 Bazuro ha presentato un esposto alla Procura, all’Ente Parco e al Comune, per segnalare gravi situazioni di inquinamento agricolo.  «Non ci risulta che siano stati prospettati interventi -prosegue -  Il 26 novembre scorso, dopo oltre un anno di studio, abbiamo predisposto una relazione tecnica per evidenziare i possibili interventi di risanamento del Lago di Paola, segnalando le gravi fonti di inquinamento ancora presenti. La relazione è stata inviata a tutti gli enti competenti: nessuno di essi ha mandato due righe di risposta, né si è attivato per implementare attività di vigilanza e controllo.  La relazione chiariva che molti dei canali di bonifica che lambiscono l’abitato di Sabaudia fanno da collettori per le acque grigie, che di conseguenza vengono veicolate dentro il Lago di Paola. Abbiamo segnalato la necessità di obbligare le ville sulle dune ad allacciarsi alla fognatura comunale e abbiamo richiesto che le coltivazioni serricole che confinano con il bacino siano sottoposte ad uno stringente rispetto delle norme di legge».  

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