Ponza e Ventotene pensano a numero chiuso e test rapidi: oggi confronto con la Regione Lazio

Ponza e Ventotene pensano a numero chiuso e test rapidi: oggi confronto con la Regione Lazio
di Rita Cammarone
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 08:05

Isole Pontine a “numero chiuso” per la stagione estiva 2020: una scelta di campo dei sindaci di Ponza e Ventotene, supportata dagli imbarchi contingentati dalle misure anti-Covid che riducono del 50% il numero dei passeggeri sui traghetti e sugli aliscafi o altri mezzi veloci. Ponza e Ventotene si preparano ad affrontare la stagione estiva con un duplice obiettivo: garantire la sicurezza e favorire l’economia turistica. Oggi i sindaci Francesco Ferraiuolo e Gerardo Santomauro si confronteranno in video-conferenza con la Regione Lazio per chiedere misure condivise al fine di evitare presenze d’assalto, mordi e fuggi, ma anche per invogliare la vacanza sulle Isole Pontine.

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IL PIANO
«L’idea è quella di arrivare sull’isola, muniti di prenotazioni per il pernottamento, preferibilmente utilizzando i traghetti e le navi veloci di linea – spiega il sindaco di Ponza Ferraiuolo -. Per le imbarcazioni di passaggio i cui equipaggi si avvicineranno all’isola con i tender, dovranno necessariamente passare per un unico posto di attracco, che sarà predisposto, e sottoporsi alla misurazione della temperatura e al test rapido. Queste sono a grandi linee le nostre idee». Un’iniziativa che potrebbe comportare la rinuncia a soste temporanee per un tuffo dalla scogliera del Frontone o un bagno alle Piscine naturali di Ponza. A meno che non si voglia sottostare al controllo “sanitario”. «Attendiamo il confronto con la Regione – afferma il sindaco Ferraiuolo - alla quale chiederemo anche delle deroghe per il distanziamento nei ristoranti e sulle spiagge: non riteniamo sensato che i componenti di un nucleo familiare, che vive sotto lo stesso tetto, debbano stare al tavolo di un ristorante o al mare a debita distanza tra loro».
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L’ACQUA PAZZA
«Giusto fermare la pandemia e quindi non metto in discussione le iniziative dell’amministrazione comunale», commenta Gino Pesce, titolare del centralissimo e rinomato ristorante “Acqua Pazza” che in queste ore è alle prese con le distanze dei tavoli. Pesce è pronto per la ripartenza del servizio al tavolo dal 28 maggio, con l’assenso della Regione. Americani e australiani hanno disdetto la loro vacanza 2020 a Ponza. All’hotel “Chiaia di Luna” se ne sono fatti una ragione e confidano nelle conferme delle prenotazioni nei mesi di agosto e settembre di turisti provenienti dai Paesi europei e nelle nuove prenotazioni a partire dalla festa di San Silverio: «Attendiamo “istruzioni” per sapere se sarà possibile il buffet. Applicheremo le distanze tra i tavoli ed effettueremo rigorosamente la sanificazione degli ambienti e delle stanze – spiega l’albergatore Giuseppe Stile -. A garanzia dei nostri clienti applicheremo, una volta sanificata la stanza, un bollino rosso tra la porta e lo stipite in modo che si strappi solo con l’ingresso del nuovo cliente».
STOP AL MORDI E FUGGI
«Ritengo che sia giusto limitare le presenze mordi e fuggi, ma il week end (due notti) è alla base della nostra ripartenza, della ripartenza di tutte le attività di Ponza», commenta Stile. Ferraiuolo e Santomauro puntano a regole certe e comuni alle due isole al fine di non creare situazioni di vantaggio per l’una o l’altra realtà. «Sarà un’estate diversa – afferma il sindaco di Ventotene –. Gli sbarchi tutti, sia chi arriva con imbarcazioni private che con le navi di linea, saranno monitorati al porto dal centro Covid. Personale medico e infermieristico della Asl effettueranno il controllo della temperatura corporea lungo i pontili e nella postazione di attracco dei tender delle imbarcazioni in rada».
Non più spettacoli a Villa Giulia o alle Cisterne. «Le iniziative culturali avranno luogo presso il campo di calcio, dotato di un doppio ingresso – spiega il consigliere delegato alla Cultura Aurelio Matrone -. Spazio alla musica classica, da camera, spettacoli teatrali e cinema all’aperto».
«Le regole anti-Covid – aggiunge il sindaco Santomauro – per quest’estate ci impediscono di favorire presenze brevi, come sarebbe giusto per dare la possibilità ai meno fortunati di poter raggiungere la nostra isola anche per un solo giorno. Speriamo che dal prossimo anno si torni alla normalità». Pietro Pennacchio che a Ventotene gestisce gli hotel Mezza Torre, Villa Iulia e Borgo Cacciatori, il primo albergo dell’isola costruito nel 1960, lamenta una perdita di 150mila euro a causa del lockdown dovuto al Covid 19: «Abbiamo perso la stagione delle gite scolastiche - afferma -, ma siamo qui, prontissimi a ripartire. Le prenotazioni sono state differite a luglio e ad agosto con il punto interrogativo. A giugno avremo una clientela esclusivamente laziale. Comunque, nella ripartenza ci dobbiamo credere: dobbiamo ripartire, guadagnando di meno e spendendo di meno».
Al ristorante Mast’Aniello sulla spiaggetta di Cala Nave le distanze anti-Covid non costituiscono un eccessivo problema, ma il titolare Daniele Coraggio condivide la preoccupazione dei suoi “concorrenti” alle prese con i tavoli da sistemare nei locali: «Sarà un’estate a numero chiuso di fatto – commenta l’operatore -, per la riduzione dei posti sui traghetti, 300 invece che 600, e sugli aliscafi, 90 invece che 180. Un’estate anche difficile da gestire».

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