Coronavirus, a Latina raddoppiati ad aprile i comuni senza contagi: sono 19

Coronavirus, a Latina raddoppiati ad aprile i comuni senza contagi: sono 19
di Vittorio Buongiorno
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Venerdì 24 Aprile 2020, 06:00

Ieri solo tre casi positivi al coronavirus in provincia di Latina. Un dato che conferma l’andamento degli ultimi tre giorni. Ma quello che fa più ben sperare è che negli ultimi quattordici giorni sono più che raddoppiati i Comuni immuni, quelli che cioè hanno avuto zero positivi per due settimane consecutive: sono diventati diciannove, con undici cittadine pontine, dunque che vanno ad aggiungersi agli 8 centri che dall’inizio dell’emergenza Covid-19 non hanno fatto riscontrare neppure un contagio tra gli abitanti. «Sono numeri importanti - commenta il manager della Asl, Giorgio Casati - E’ la dimostrazione che le misure servono e che stiamo lavorando bene come Asl in perfetta sinergia con i sindaci, ma è ovvio che è necessario non mollare ora. Le misure vanno mantenute, altrimenti tutto questo sforzo non sarà servito a nulla. E’ un grande patrimonio che lasciamo nelle mani dei cittadini, ora tocca a loro non fare sciocchezze per non compromettere tutto».4

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I nove comuni senza contagi abbiamo imparato a conoscerli. Ci sono le due isole, Ponza e Ventotene. E i sette centri montani: Bassiano, Roccagorga, Roccamassima, Prossedi, Roccasecca dei Volsci, Sonnino e Campodimele. In queste ultime due settimane se ne sono aggiunti altri dieci e, questa la buona notizia, ci sono anche città importanti e grandi. Gaeta, ad esempio che ha fatto registrare l’ultimo caso positivo l’8 aprile; ma anche Minturno (dall’8 aprile), Sezze (dal 3 aprile) e Pontinia (22 giorni consecutivi senza ammalati). Poi ci sono Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Monte San Biagio, Sperlonga, Norma e soprattutto Lenola, cittadina che ha rischiato all’inizio dell’emergenza di venir travolta dal cluster di Fondi ma che adesso, da 22 giorni consecutivi, non ha avuto nuovi casi tra i residenti.

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Ci sono poi altri 8 comuni che hanno avuto pochissimi casi nelle ultime due settimane e sono molto vicini alla Covid free zone. Tra questi spiccano Formia, che malgrado abbia fatto registrare 19 casi totali, 11 dei quali ancora in carico ha avuto un solo positivo negli ultimi 14 giorni; e Terracina (29 casi totali, 15 pazienti in carico) che aveva avuto contagi quasi quotidiani fino al 9 aprile e che da allora ne ha fatto registrare solo un altro. Ci sono poi Itri (1 caso), Maenza (2 casi), Priverno (1 caso), San Felice Circeo (2 casi), Sabaudia (1 caso) e Spigno Saturnia (2 casi). «Sono centri che lasciano ben sperare - spiega Casati - ma che non devono abbassare la guardia».

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E poi ci sono sette comuni dove invece la situazione è ancora molto delicata. Ci sono ovviamente Fondi (108 casi totali e 57 pazienti in carico) e Latina (99 casi totali e 70 pazienti in carico) che hanno avuto rispettivamente 5 e 14 casi nelle ultime due settimane, seguite da Aprilia (10 positivi in due settimane, 67 casi totali e 56 pazienti ricoverati), Cisterna (sette), Cori (sei), e Sermoneta (sette). «E’ in questi comuni che bisogna fare massima attenzione, rispettare i divieti, mantenere il distanziamento sociale, usare le mascherine ed evitare di fare sciocchezza - dice Casati - del tipo andare a prendere l’aperitivo tutti assieme. Se non faremo tutto questo rischiamo di dover ricominciare da zero».
Va sottolineato come a fronte del drastico calo dei contagi sia rimasto stabile il numero dei tamponi effettuati (in media 260 al giorno). «Intanto l’analisi va fatta non sul numero totale dei tamponi, ma su quelli fatti per la prima volta - spiega Casati - senza tener contro di quelli ripetuti». Ed è lì che si capisce davvero come la curva dei contagi sia precipitata. Prendete l’8 aprile: 142 tamponi e 14 positivi, il nove aprile 174 tamponi e 10 positivi, il 10 aprile 125 tamponi e nove casi, addirittura l’11 aprile 105 tamponi e appena tre positivi. «Possiamo dunque essere soddisfatti di come sta andando ma - si raccomanda il manager Asl - non possiamo abbassare la guardia, o sarà stato tutto inutile».

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