Mascherine introvabili a Latina, allarme dei presidi: maturità a rischio

Mascherine introvabili a Latina, allarme dei presidi: maturità a rischio
di Francesca Balestrieri
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Giovedì 21 Maggio 2020, 11:36
Gli esami di maturità in presenza sono a rischio per un problema che il Ministero probabilmente non ha considerato: la difficoltà di reperimento dei dispositivi di sicurezza, in particolare mascherine omologate, da consegnare alle commissioni e ai dipendenti della scuola, senza contare gli studenti, per i quali la scuola non è obbligata a fornirli, ma che devono essere messi in condizioni di sostenere l'esame.
A lanciare l'allarme sono diversi dirigenti scolastici degli istituti superiori di Latina che hanno inviato una lettera al Prefetto di Latina Maria Rosa Trio, al sindaco di Latina Damiano Coletta e al presidente della Provincia Carlo Medici per chiedere aiuto. «La stragrande maggioranza di noi dirigenti si legge nella lettera non è in grado di poter fornire alle commissioni e ai dipendenti della scuola le mascherine chirurgiche, naturalmente omologate, in quanto non reperibili né su Mepa, né sul libero mercato se non a prezzi che la scuola non può assolutamente affrontare».

Quello che le scuole chiedono è una «collaborazione con le istituzioni scolastiche per l'immediato reperimento dei Dpi, diversamente non ci sarebbe la possibilità, nostro malgrado, di poter espletare gli esami di Sato in presenza». Anche perché i tempi sono molto stretti: «Entro dieci giorni dobbiamo avere a scuola le mascherine spiega la dirigente del liceo Classico Dante Alighieri di Latina, Eleonora Lofrese perché alle commissioni dobbiamo fornirne almeno due per turno, senza contare i dispositivi per il personale scolastico. Al liceo classico sono stati assegnati dal Miur circa 3500 euro con cui, oltre ai Dpi abbiamo acquistato anche gli igienizzanti e i prodotti indicati. Senza mascherine però non è possibile fare gli esami in presenza, e non lo dico per i risvolti penali che pure un dirigente scolastico dovrebbe affrontare in caso di problemi, ma per una questione di coscienza», spiega la Lofrese.

GLI OSTACOLI
Le indicazioni per l'acquisto dei giusti presidi sono arrivate dal Miur, dal comitato tecnico scientifico e dagli accordi sindacali, ma il problema è reale: «Da quando i prezzi sono calmierati (50 centesimi) quelle omologate non si trovano. Tramite Mepa riusciamo a fare l'ordine, ma poi ce lo rifiutano perché i quantitativi che richiediamo sono troppo bassi, ma anche le aziende che io stessa ho contattato non possono fornircele al prezzo calmierato». Sono state dunque contattate anche le farmacie, che però al momento non ne hanno.
Secondo il presidente dell'ordine dei Farmacisti di Latina, Roberto Pennacchio, per avere il quantitativo necessario di mascherine per tutta la popolazione e rispondere anche alle esigenze delle scuole ci vorranno diversi giorni. Tempo che però gli istituti non hanno.

LE INCOGNITE
La dirigente del liceo Manzoni di Latina, Paola Di Veroli sta procedendo agli acquisti a un prezzo che arriva a 1,20 a mascherina: «Per noi il problema reperimento è reale e oltre ai prezzi più alti, stiamo valutando i tempi di consegna perché entro il 15 giugno dobbiamo avere un kit pronto per ogni componente di ogni commissione. Vogliamo comprarle, anche a un prezzo più alto - spiega la dirigente ma chiediamo una corsia preferenziale nella consegna, altrimenti gli esami in presenza sono a rischio. Oltre alle commissioni e al personale scolastico inoltre dobbiamo considerare che se un alunno non ha con se il dispositivo, comunque dobbiamo fornirli noi. Il primo punto, e questo è fondamentale, deve essere la sicurezza di tutti», conclude DI Veroli.
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