Immediato il lavoro dei medici dell'Asl, che si sono messi al lavoro per circoscrivere i contatti e procedere ai tamponi per coloro che sono stati individuati tra i contatti della famiglia. «E' fondamentale dichiara il sindaco Villa seguire tutte le prescrizioni: portare la mascherina nei luoghi chiusi, mantenere le distanze, utilizzare da parte dei gestori dei locali, tutte le misure di prevenzione e soprattutto trascrivere le generalità dei propri clienti in una banca dati della durata di almeno 15 giorni. Il lavoro dell'Asl è coadiuvato dalle forze dell'ordine e dalla protezione civile, ed i protocolli messi in atto stanno funzionando». Soprattutto serve buon senso «e nessuna alcuna caccia all'untore, perché tutti i coinvolti sono persone collaborative e serie. Restiamo lucidi, umani e seri tutti».
Gli ispettori dell'Asl di Latina non sono ancora convinti che il link epidemiologico dei quattro casi di Formia sia collegato con il 46enne di Minturno e stanno valutando altre ipotesi. Nei giorni scorsi sono stati effettuati oltre 80 tamponi somministrati ad altrettante persone che hanno avuto contatti stretti con l'agente di commercio, in particolare su coloro che hanno partecipato alle due cene tra Formia e Minturno. Fortunatamente il risultato dei tamponi è stato negativo, scongiurando quello che poteva essere un nuovo focolaio in provincia di Latina. Anche in questo caso si è verificata la deprecabile caccia all'untore, con tanto di tam tam sui social network, al punto da far uscire pubblicamente la moglie del professionista positivo al Covid-19, che ha chiesto rispetto per la sua famiglia e per il marito. Proprio sulla base dei dati forniti dalla donna sono stati effettuati i tamponi, tutti negativi.
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