Covid, al Mof misure rigide e immutate da mesi: parola del presidente Quattrociocchi

La misurazione di temperatura all'ingresso del Mof
di Barbara Savodini
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Sabato 18 Luglio 2020, 09:04

Misurazione di temperatura in ingresso, sanificazione ogni sabato, distanziamento, guanti, mascherine, gel disinfettante: anche se non se ne parla da mesi al Mercato ortofrutticolo di Fondi i livelli di attenzione sono sempre rimasti immutati. Prima, durante e dopo la zona rossa.

Se per i cittadini che vanno al mare e passeggiano in piazza la situazione sembra essere tornata alla normalità, in viale Piemonte sono sempre tutti rimasti sull'attenti dato il via vai di tir e commercianti.

«Siamo il secondo mercato d'Europa - commenta il presidente del Mof Bernardino Quattrociocchi - se siamo riusciti a superare questi cinque mesi di pandemia è solo grazie all'applicazione di misure straordinarie che, peraltro, costringono a grandi difficoltà commercianti, autisti e operai. Non abbiamo mai abbassato i livelli di attenzione, abbiamo una mailing list in cui periodicamente mandiamo dei messaggi a tutti gli operatori ribadendo l'importanza delle misure anticontagio. Abbiamo acquistato dei termometri con i quali misuriamo la temperatura a chiunque entri, senza eccezioni di sorta. Ci auguriamo che il caso resti isolato ma, purtroppo, non possiamo controllare anche la vita personale di ogni singolo commerciante od operaio che entra ed esce dal mercato. Lo stand chiuso è esterno al Mof, nell'area B, ciò nonostante vengono applicate le stesse identiche e rigidissime misure vigenti per chi opera all'interno del perimetro. Oggi, come ogni sabato, l'intera struttura sarà nuovamente sanificata e continueremo a fare il possibile per contrastare la diffusione del virus. Sono proprio queste misure straordinarie che ci consentono di intercettare in maniera tempestiva eventuali casi».

 


Se i vertici del Mof hanno dato dimostrazione, negli ultimi mesi, di una gestione virtuosa del flusso di persone in entrata e in uscita, l'impresa chiusa ha fatto di più.

I controlli sugli autisti, che percorrono in lungo e in largo tutta Italia, sono stati rigidissimi e, all'interno dello stand, è stato applicato lo stesso identico protocollo del Mof, fotocopiato e rispettato alla lettera.

Il contagio in questione, tuttavia, ha riguardato un operaio dell'impresa agricola annessa al grossista. Il lavoratore, per altro, era a casa già da qualche giorno proprio perché non si sentiva bene.

Sono in corso ulteriori indagini anche se l'ipotesi più plausibile, al momento, è che l'uomo sia venuto in contatto con un altro positivo rientrato di recente dall'India.

E non è detto che il contatto sia avvenuto sul posto di lavoro, anzi, tutti gli elementi raccolti stanno facendo spostare le indagini verso la sfera delle amicizie e degli affetti personali dell'uomo.
Tra qualche giorno, con l'esito dei nuovi tamponi, il quadro sarà più chiaro.

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