Condannato a 4 anni per tentata estorsione a operatore del Mof di Fondi

Condannato a 4 anni per tentata estorsione a operatore del Mof di Fondi
di Elena Ganelli
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Venerdì 24 Luglio 2020, 08:04

E' stato condannato a quattro anni di carcere Salvatore D'Angiò, il 49enne negoziatore finanziario arrestato il 25 marzo scorso per tentata estorsione continuata ai danni di un operatore del Mercato ortofrutticolo di Fondi. L'ennesimo episodio che vede i riflettori puntati sul mercato ortofrutticolo del sud pontino. Il processo a suo carico si è celebrato ieri mattina davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina Mario La Rosa con rito abbreviato su richiesta dell'avvocato Enzo Biasillo. Secondo il racconto della vittima che ha dato origine agli accertamenti, D'Angiò avrebbe tentato attraverso una persona di sua fiducia di impossessarsi di una intera pedana di ortaggi già scelta, considerata come acconto per una precedente transazione commerciale per il valore di 35mila euro.

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A questo si sono aggiunti una serie di altri gesti dal tenore palesemente intimidatorio anche utilizzando i social network e postando messaggi scritti, audio e video. Con frasi tipo: Se non paghi mi prendo un pezzettino piccolo di orecchio, Se non mi paghi ti uccido!! vengo fino a casa tua e ti stacco la testa ti scanno. Poi il danneggiamento della vettura, la goccia che ha fatto traboccare il vaso spingendo la vittima a denunciare tutto agli uomini Commissariato. Durante l'arresto di D'Angiò gli agenti di polizia hanno anche ritrovato, ben nascosta nel vano ruota di scorta dell'autovettura in uso al 39enne una grossa mazza di legno con un manico improvvisato da nastro adesivo di colore nero, sottoposta a sequestro. D'Angiò era già stato arrestato in Spagna dalla Guardia di Finanza nel 2015 perché ritenuto responsabile di un tentativo di attentato dinamitardo progettato contro un'azienda di Fondi risalente al 15 agosto 2014. Ieri mattina il processo nel quale l'imputato, che ha una serie di precedenti penali, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato beneficiando dello sconto di un terzo della pena. La vittima, che si è costituita parte civile con l'avvocato Giulio Mastrobattista, ha avanzato una richiesta di risarcimento danni di 500mila euro mentre il pubblico ministero ha chiesto una condanna a quattro anni di carcere. A conclusione della camera di consiglio il gup La Rosa ha accolto la richiesta dell'accusa condannando Salvatore D'Angiò a quattro anni di carcere e a un risarcimento di 10mila euro. Non si sono costituiti invece parte civile nel procedimento né il Comune di Fondi, né la Regione Lazio e neppure il Mercato Ortofrutticolo.
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