Circeo: un attivo di oltre 1,5 milioni di euro, per Schiboni il dissesto fu solo una scelta politica

Il sindaco, Giuseppe Schiboni
di Ebe Pierini
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Martedì 11 Luglio 2017, 11:21
Con uno decreto dello scorso 3 luglio con il quale sono state approvate le risultanze della gestione straordinaria il Ministero dell'Interno ha ritenuto che “l’organismo straordinario di liquidazione è tenuto a restituire al Comune di San Felice Circeo la differenza positiva di 1.554.760,68 euro quale risultato delle attività legate al dissesto finanziario”. Si mette così la parola fine al dissesto finanziario del Comune il cui iter era iniziato nel dicembre del 2012. Sono state registrate riscossioni di crediti per 5 milioni di euro circa, con una massa di debiti accertata e pagata di 3,2 milioni di euro ed una ulteriore spesa di quasi 300.000 euro per l’organismo straordinario di liquidazione. “La scelta politica di dichiarare il dissesto ha solamente penalizzato i cittadini e quanti operano e lavorano nel nostro Comune – ha commentato il sindaco Giuseppe Schiboni - Un chiaro dato dimostra che il dissesto era solamente nel pensiero della precedente maggioranza che non ha avuto capacità di leggere i numeri dei bilanci passati. La differenza tra crediti e debiti con una somma positiva di 1,5 milioni di euro la dice lunga sulla stravaganza della scelta di aver portato il Comune di San Felice Circeo al collasso. Oggi come ieri siamo ancora di più consapevoli che il dissesto non è mai esistito e il danno causato alla collettività in arretratezza e tasse al massimo storico poteva essere evitato”. L'organismo straordinario di liquidazione entro 60 giorni dall’ultimazione dei pagamenti approvare il rendiconto della gestione e trasmetterlo all’organo di revisione contabile dell’ente. “Hanno fatto della loro amministrazione la lotta alle precedenti giunte ed una campagna elettorale sbandierando un debito di 13 milioni di euro – attacca ancora Schiboni - Sorriderei se non avessero bloccato il paese per cinque anni, affossato i servizi, fatto schizzare le tasse al massimo”. Sabato mattina in Comune si è svolta la verifica straordinaria di cassa alla presenza del sindaco uscente Gianni Petrucci e il neo sindaco Giuseppe Schiboni, assistiti dal segretario comunale, dal funzionario di ragioneria del Comune e dal revisore unico dell’ente. Ne è emerso che al 12 giugno il Comune era in anticipazione di cassa e l’uso di somme a destinazione vincolata per 1,6 milioni di euro.

 
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