Addio a Gerardo Campino, fondò a Gaeta la Casa del Libro

Addio a Gerardo Campino, fondò a Gaeta la Casa del Libro
di Andrea Gionti
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Martedì 12 Gennaio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:05

SUD PONTINO
Si è spento a 90 anni, presso la clinica Casa del Sole di Formia, Gerardo Campino, storica figura di libraio di Gaeta che gli amici chiamavano affettuosamente Ciattino. Uomo di cultura, dal tratto gentile e bonario, aveva fondato nella sua città la Casa del Libro, in via Mazzini (poi trasferita in via Cagliari), che è stata per decenni un prezioso punto di riferimento per gli amanti della cultura e per gli studenti che vi acquistavano libri scolastici e testi di narrativa ed altro. E' stato in gioventù, negli anni '50-'60, anche un buon calciatore (giocava come centravanti) della Polisportiva Gaeta e della Don Bosco e per alcuni anni ha ricoperto anche la carica di consigliere comunale. Una famiglia di librai la sua. Una passione trasmessa anche a quattro dei suoi sette figli: in particolare a Riccardo ed Enza, che a Formia dirigono in via Vitruvio la libreria Tuttilibri della Mondadori e sono gli apprezzati ideatori e organizzatori della famosa rassegna letteraria itinerante Libri sulla cresta dell'onda, che ha convogliato nel Golfo, in occasione delle gremitissime edizioni dell'evento, alcuni dei più autorevoli esponenti della letteratura contemporanea internazionale. Sempre sorridente e cordiale con tutti e dalla intelligenza vivace, Gerardo Campino è stato anche uno degli animatori del mondo dell'associazionismo. I funerali si sono svolti ieri pomeriggio nella Cattedrale di Sant'Erasmo a Gaeta.
I figli hanno voluto ricordarlo con un brano tratto da Fahrenheit 451 di Ray Bradbury: Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato con il nostro sudore. Qualche cosa, insomma, che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo. E quando la gente guarderà l'albero o il fiore che abbiamo piantato noi saremo là.

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