Oggi chiede di essere ascoltato Walter Biot. Il capitano della Marina Militare, arrestato dai Ros con l'accusa di spionaggio e di aver venduto dei segreti di Stato a Mosca, fa parlare gli avvocati. «Chiederemo di essere ascoltati dalla Procura di Roma nei prossimi giorni. Nostro obbiettivo è dimostrare che il ruolo ricoperto da Walter Biot non dava accesso a documenti di livello strategico, atti che in alcun modo riguardavano la sicurezza dello Stato». È quanto annuncia il penalista Roberto De Vita che nel frattempo ha depositato anche istanza al tribunale del Riesame.
L'ambasciatore russo preoccupato per i rapporti Italia-Russia
Il caso fa discutere e preoccupa, a repentaglio ci sono i rapporti Italia-Russia: «suscita profondo dispiacere così come la decisione da parte italiana di dichiarare due funzionari dell'ufficio dell'addetto militare persone non grate.
Le accuse
Il video del 25 marzo che lo incrimina è stato fatto attraverso una telecamera messa dai carabinieri nel suo ufficio allo Stato Maggiore di Difesa. Nelle immagini si vede Biot seduto di fronte al suo computer con in mano un cellulare con il quale scatta delle foto. Al termine elimina la sim dallo smartphone e la nasconde in una scatola e va via. Ad incastrarlo è stata proprio quella schedina che verrà ritrovata il 30 marzo addosso a Dmitrij Ostroukhov, il diplomatico di Mosca che lo pagato 5.000 euro per farsi consegnare le carte segrete. In tutto sono 181 foto di materiale in gran parte classificato come “riservatissimo” di cui 47 file “Nato secret” classificati come “segreti”.
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