Fuggiva da qualcosa, o forse voleva solamente ritrovare se stessa, dopo essersi persa nei deliri mistici che l’avevano travolta dopo i primi giorni del lockdown. Viviana Parisi, è l’ipotesi degli investigatori, voleva raggiungere Motta d’Affermo, un paese poco distante da Caronia, nel Messinse. I familiari hanno raccontato che prima di sparire il 3 agosto aveva chiesto con insistenza informazioni sulla “Piramide della Luce”, un’imponente installazione artistica in acciaio alta 30 metri e che domina un belvedere affacciato Tirreno. L’opera è stata realizzata nel 2010 dallo scultore Mauro Staccioli, commissionata dal mecenate Antonio Presti, che fa ideato del parco artistico Fiumara d’Arte.
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Per tutti è “la Piramide”, ma il vero nome della scultura è “38° Parallelo”. Negli ultimi anni è stata al centro di celebrazioni mistiche e rituali organizzate soprattutto al tramonto, quando i raggi del sole tingono l’acciaio di un rosso infuocato. L’autore, Staccioli, scomparso due anni fa, all’inaugurazione ha descritto l’opera con parole misteriose: una «sintesi perfetta di coesistenza degli opposti». Un’immagine a tre punte, dove i vertici rappresentano «Arte, Religione e Filosofia». Un triangolo perfetto, che contemplato aiuta nella meditazione, nella purificazione, secondo l’artista, aiutando gli uomini nella meditare sul destino, per liberarsi dalla «dittatura del consumismo che ha smarrito ogni senso di bellezza e ogni ricerca di giustizia».
Dj morta, Viviana Parisi e il mistero dei deliri mistici e il viaggio alla "Piramide della luce"

di Michela Allegri
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Mercoledì 19 Agosto 2020, 14:42
- Ultimo aggiornamento: 18:56
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