Unica bimba in una classe di maschi, ma anche dopo il ricorso al Tar dei genitori la situazione non cambia. Il tribunale: «Resta dov'è»

Chi è iscritto in anticipo viene accolto, ma viene inserito dove c'è posto

Unica bimba in una classe di maschi, ma anche dopo il ricorso al Tar dei genitori la situazione non cambia. Il tribunale: «Resta dov'è»
di Lorenzo Mayer
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Lunedì 28 Agosto 2023, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 09:00

LIDO - «L'istituto comprensivo "Franca Ongaro" ha agito correttamente nella formazione delle classi, anche in quella della scuola elementare "Bernardino Zendrini" di Pellestrina con cinque maschi e una sola femminuccia». Lo ha ribadito, in modo definitivo, il Tar del Veneto che ha respinto il ricorso presentato dai genitori della bambina.

SENTENZA


La sentenza della prima sezione del Tribunale amministrativo regionale è stata pubblicata mercoledì scorso e si riferisce alla decisione assunta in camera di consiglio lo scorso 10 maggio dai giudici nella seduta presieduta da Maddalena Filippi con il consigliere Stefano Miellie Nicola Bardino primo referendario estensore. In pratica è stata ribadita la prima decisione con cui, lo scorso novembre, i giudici non avevano ritenuto di concedere la sospensiva, richiesta dalla famiglia dell'alunna, alla procedura di formazione delle classi.

Così la bambina ha frequentato regolarmente il primo anno nella classe a lei assegnata.

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LA COMPOSIZIONE


Lo scorso anno erano state istituite due prime: una con 22 alunni (12 maschi e 10 femmine) e l'altra con 6 allievi (5 maschi e una femmina). I ricorrenti, assistiti dall'avvocato Rodolfo Romito del foro di Padova chiedevano, invece che, le due classi fossero formate in modo più omogeneo, garantendo una presenza di entrambi i sessi. I giudici, però, hanno ricordato che la bambina, finita nella classe con cinque maschi, era, lo scorso anno, "anticipataria" (ovvero iscritta alla prima in anticipo rispetto alla sua classe di nascita). La legge lo consente, ma il regolamento scolastico spiega altrettanto chiaramente che chi è iscritto in anticipo viene accolto, ma viene inserito dove c'è posto, in questo caso nella classe da 6 (dove ci sono 5 maschi) e non in quella da 22. Questo riferito allo scorso anno.

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L'ANNO NUOVO


La sentenza, però, per quest'anno, quando la bambina inizierà il secondo anno e, non sarà più una "primina" che la metteva in fondo alla lista delle iscrizioni, lascia alla direzione della scuola la possibilità, se lo ritiene e si vi saranno rinunce o ritiri nella classe da 22, di riconsiderare le cose. Va anche detto che la bimba ha affrontato il primo anno con grande diligenza, serenità e senza alcun trauma o problema. Nella sentenza, inoltre, trattandosi di una materia comunque delicata i giudici hanno compensato le spese legali affrontate non ritenendo di far pagare alla famiglia della bambina le spese di entrambi. Ora si starà a vedere cosa succederà nel prossimo anno scolastico ormai alle porte, ma dal punto di vista legale tutto rimane invariato, così com'è.

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