La protesta di un bar e la chiusura prolungata. Un braccio di ferro, insomma. Il Prefetto di Trieste, con un'ordinanza, ha disposto la chiusura per 30 giorni del bar “al Foro” protagonista di contestazioni alle regole per le aperture degli esercizi commerciali, anche dopo numerose sanzioni. Il titolare, «perseverando nell'azione di protesta con modalità non consentite dalle vigenti disposizioni - scrive il Prefetto Valenti nel provvedimento - lede gli interessi primari che dette disposizioni vogliono tutelare».
Pur sottolineando «la grave situazione attraversata da tanti esercizi commerciali» e «le preoccupazioni e i problemi che i titolari degli stessi devono affrontare», e nel fatto che «questi ultimi troveranno sempre nella mia persona un interlocutore attento e operativo», ha specificato Valenti, «le manifestate intenzioni» di continuare l'attività «non può essere consentito anche perché si fornisce terreno fertile per estemporanei atteggiamenti di altri soggetti» che mettono «a rischio l'ordine e la sicurezza pubblica». Valenti infine ha indicato che «sulla scorta di precise direttive ministeriali, è attivo un costante monitoraggio del territorio sulla corretta osservanza delle misure anti-Covid-19, in un momento particolarmente delicato dell'evoluzione dell'epidemia» e «il comportamento di ciascuno diventa essenziale nell'azione di contrasto all'agente patogeno».
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