In oltre cento anni di storia, nessun treno bianco aveva mai raggiunto la capitale francese. Il pellegrinaggio comunque non ha cambiato rotta: una breve sosta a Parigi, per fare rifornimento di acqua e cibo (questi
treni devono essere in tutto autosufficienti), e poi di nuovo il viaggio verso la cittadina dei Pirenei. «Fortunatamente è andato tutto benissimo. I pellegrini e i malati hanno capito la situazione ed è stata gestita molto tranquillamente», riferisce uno dei volontari dell'Unitalsi, Maurisio Tassi, che per l'organizzazione è
presidente della sottosezione della diocesi della Sabina nel Lazio.
A bordo del treno, tra malati e volontari che li assistono, c'erano 556 persone. Il viaggio è durato 38 ore, oltre dieci in più di quelle che normalmente occorrono ad un treno bianco per raggiungere Lourdes da Roma. «E pensare che invece in passato arrivavamo al santuario francese, partendo da Roma, con sole 18 ore», commenta il volontario dell'organizzazione da 115 impegnata ad accompagnare pellegrini e malati nei santuari.
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