Il fascicolo sarebbe stato aperto recentemente, secondo quanto si è appreso da fonti del palazzo di giustizia, e avrebbe ancora al centro le due fatture (false, secondo la tesi accusatoria della Procura di Firenze) che l'imprenditore Luigi Dagostino ha pagato alla Eventi 6, società di cui Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli sarebbe amministratori di fatto.
Quei pagamenti nasconderebbero, secondo le ipotesi dei pm, una sorta di remunerazione per un'attività di lobbying. Per traffico di influenze illecite, Tiziano Renzi è stato indagato anche a Roma nell'ambito dell'inchiesta Consip. In quel caso, i pm romani hanno chiesto per lui l'archiviazione.
Tiziano Renzi, assieme alla moglie Laura Bovoli, è attualmente sottoposto all'interdizione dall'attività imprenditoriale, dopo la revoca degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale del Riesame di Firenze per l'indagine che li vede indagati per bancarotta fraudolenta e fatture false.
Secondo le ricostruzioni di «Panorama» e «La Verità», gli atti che avrebbero portato all'iscrizione di Tiziano Renzi nel registro degli indagati per traffico di influenze illeciti, sarebbero relativi al periodo in cui il figlio era presidente del Consiglio dei ministri, a partire dal 2015 in particolare.
LA DIFESA
«Non sappiamo nulla.
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