Salento, direttore di banca nei guai: «Ha rubato quasi mezzo milione dai conti dei clienti». Denunciato e licenziato

L'uomo di 55 anni è sotto inchiesta. Il pm: con alcuni clienti aveva «rapporti di fiducia»

Salento, direttore di banca nei guai: «Ha rubato quasi mezzo milione dai conti dei clienti». Denunciato e licenziato
di Roberta Grassi
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Giovedì 31 Agosto 2023, 07:08 - Ultimo aggiornamento: 10:47

Secondo l’accusa avrebbe intascato il denaro (460mila euro) depositato nei conti correnti dei clienti della banca presso cui lavorava all’epoca dei fatti, prima di essere licenziato. Con l’accusa di appropriazione indebita rischia di finire sotto processo un 55 enne di Vernole, Pierluigi Carofalo, nella qualità di dipendente con la qualifica di direttore, dapprima della filiale di Muro Leccese della Unicredit, poi di Scorrano, e successivamente di consulente di quelle di Maglie e di Otranto, sempre nel Salento

Il procedimento

L’uomo ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini preliminari a firma del pm Patrizia Ciccarese. Al fianco del suo difensore, Giovanni Montagna, ha ora tempo per presentare memorie o chiedere di essere interrogato. 
Secondo quanto ipotizzato l’uomo si sarebbe appropriato all’insaputa delle vittime «di svariate somme di denaro presenti sui conti correnti» di due coniugi con i quali aveva instaurato, dice il pm «rapporti di fiducia e fidelizzazione». 
Lo avrebbe fatto, ad opinione dell’accusa «mediante contraffazione delle firme dei clienti, ovvero abuso di fogli da essei firmati in bianco e senza prestare la dovuta attenzione in ragione del rapporto fiduciario e della convinzione di effettuare operazioni di investimento in strumenti finanziari».

L’uomo avrebbe anche proceduto alla «emissione di assegni in favore di terze persone o a prelievi allo sportello, in assenza dei titolari del conto corrente, quando si trovavano all’estero, o senza autorizzazione».  In un altro caso, vittima sarebbe stata una donna. I fatti si sarebbero verificati tra il maggio del 2013 e l’aprile del 2022. 

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L’inchiesta era stata avviata dal pm Maria Consolata Moschettini sulla base delle denunce depositate in procura nel 2021 e nel 2022.  Nell’avviso di conclusione delle indagini sono riportate anche le persone offese, individuate dalla Procura. Si tratta dalle vittime (una delle quali è difesa dall’avvocato Emanuela Galati), e la stessa Unicredit, assistita dall’avvocato Ubaldo Maria Minicuci del foro di Bologna.
L’importo è stato quantificato a seguito di approfondimenti investigativi e sulla base delle dettagliate informazioni fornite in sede di denuncia dalle presunte vittime dell’appropriazione indebita, ma la difesa potrà fornire tutti i chiarimenti necessari nei venti giorni di tempo che decorrono dalla notifica del provvedimento di fine inchiesta. Dopodiché il pm deciderà se chiedere o meno il rinvio a giudizio dell’ex direttore di banca. 

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