Portofino, nel negozio del sindaco sequestrate 91 borse false: Matteo Viacava indagato per contraffazione

La Guardia di Finanza ha sequestrato 91 borse sospette. La merce in un suo magazzino

Portofino, nel negozio del sindaco sequestrate 91 borse false: Matteo Viacava indagato per contraffazione
3 Minuti di Lettura
Martedì 26 Settembre 2023, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 08:20

Nei magazzini della sua tabaccheria a pochi metri dalla celebre piazzetta di Portofino, le borse erano esposte in bella vista. Novantuno pezzi, finte pochette di Fendi o Chanel, vendute (come dimostra un articolo de Il Fatto Quotidiano) tra i 40  e i 70 euro con tanto di scontrino. Per questo Il sindaco di Portofino Matteo Viacava, titolare della tabaccheria, è iscritto sul registro degli indagati dalla Procura di Genova.

Sindaci, come cambiano gli stipendi da gennaio. Romizi e Bandecchi prenderanno 11mila euro

Il sequestro

l primo cittadino risulta infatti indagato dai magistrati genovesi per «fabbricazione e commercio di prodotti con segni falsi», e sempre la Finanza gli ha sequestrato 91 borse sospette, sulle quali saranno eseguite perizie.

Viacava è nei guai perché le griffe taroccate sono saltate fuori da quella che è formalmente registrata come “Tabaccheria Viacava Matteo” con sede in piazza della Libertà 13, appunto a Portofino. Oltre a essere il legale rappresentante, il sindaco ne possiede la licenza e si definisce tra l’altro «titolare» nel curriculum accessibile online. Accuse a cui il rpimo cittadino aveva risposto affermando che non si tratta di prodotti falsi ma «realizzati da un artigiano». 

La richiesta di dimissioni

Il gruppo della Lista Sansa nel Consiglio regionale della Liguria ora chiede le dimissioni del sindaco. «Di solito sono i senegalesi a vendere le borse 'taroccatè. A Portofino è il sindaco - intervengono i consiglieri regionali della Lista Sansa, Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi -. Ormai in Liguria circola questa battuta perché secondo 'il Fatto Quotidianò: il sindaco Viacava vende ai turisti merce contraffatta, a due passi dal Comune che amministra». «Una borsetta griffata Fendi, una di Chanel e una pochette di Louis Vuitton a 75 euro. - continuano - Quando a vendere le borse false per strada sono degli immigrati ecco piombare le forze dell'ordine a riempire verbali, denunce e provvedimenti di espulsione. Ma quando, stando a quanto scrive 'il Fattò con tanto di fotografie, lo fa addirittura il sindaco? Per di più il sindaco che rappresenta Portofino, comune simbolo del lusso; Portofino dove, ironia della sorte, vengono in vacanza i proprietari di alcune delle griffe in questione. Un bel modo di fare pubblicità a Portofino! Per queste ragioni chiediamo le dimissioni di Viacava. Il sindaco si chiama anche primo cittadino perché deve dare il buon esempio. Perché deve rispettare lui per primo le leggi che deve far applicare. Ecco, dia le dimissioni. Ma almeno le dimissioni che siano vere, non fasulle come si fa sempre in Italia». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA